Testamento biologico, a Noventa s’inizia

Dal 5 novembre saranno a disposizione dei residenti quattro notai. Il servizio sarà gratuito
(CRUCCU) SAN DONA' DI PIAVE 23/09/07 MATTEO BOEM..PRESENTAZIONE OMEGA SAN DONA' VOLLEY..CAMPIONATO SERIE B1..SINDACO DI NOVENTA :GARDESE
(CRUCCU) SAN DONA' DI PIAVE 23/09/07 MATTEO BOEM..PRESENTAZIONE OMEGA SAN DONA' VOLLEY..CAMPIONATO SERIE B1..SINDACO DI NOVENTA :GARDESE

NOVENTA. A partire dal 5 novembre quattro notai saranno a disposizione dei noventani che vorranno depositare il loro «testamento biologico». Si tratta di quella che, con termini tecnici, viene definita la «Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari», che consente a qualsiasi persona di indicare le proprie volontà circa quali cure sanitarie voglia accettare o rifiutare, qualora a causa di una malattia o un incidente non fosse più capace di intendere o volere.

Alcuni mesi fa Noventa (primo Comune del Sandonatese, il secondo della provincia dopo Marcon) aveva approvato in Consiglio comunale l’istituzione del registro dei testamenti biologici. Adesso, dopo la firma dell’apposita convenzione con l’Ordine dei notai del Veneto, il servizio è pronto a partire.

Il sindaco Alessandro Nardese ha incontrato quattro notai di San Donà che, a turno ogni primo martedì del mese, saranno gratuitamente a disposizione dei cittadini, che vorranno depositare il proprio testamento biologico. Il servizio partirà dal 5 novembre e si rivolge esclusivamente ai cittadini maggiorenni residenti a Noventa, non importa se di cittadinanza italiana o meno. Il Comune di Noventa metterà a disposizione, sempre gratuitamente, una stanza in municipio. Per cui l’unico costo a carico del cittadino sarà quello della marca da bollo prevista per legge. I notai forniranno agli utenti anche informazioni di carattere legale su cos’è il testamento biologico.

Per incontrare il notaio sarà necessario fissare un appuntamento, tramite la segreteria del Comune. Tutte le informazioni utili sulla documentazione da presentare sono già pubblicate sul sito internet del Comune, insieme ad alcuni modelli di testamento biologico.

«Ho visto che la discussione su questo tema ha cominciato a prendere piede anche in altri Comuni della zona», commenta il sindaco Nardese, «credo che offrire questa opportunità sia un atto di sensibilità da parte delle amministrazioni comunali, che sono le prime a muoversi a partire da un vuoto legislativo che esiste su questa questione tanto importante quanto drammatica».

L’assessore ai servizi sociali, Antonio Ormellese, ricorda che «il cittadino avrà comunque sempre la possibilità di cambiare idea e recedere in qualsiasi momento, revocando il deposito del proprio testamento biologico».

Giovanni Monforte

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