Tessuti di alghe, baci da Venezia, al via la nove giorni di moda negli atelier
VENEZIA. Tessuti in fibra di alghe e sfilata (del pubblico, tra le indossatrici) nella Royal suite dell’hotel Danieli; gioielli in vetro in via Garibaldi e “Kisses of Venice”, ovvero oggetti di riuso, sotto il portici di Rialto. Più forte del covid, pur tra mille precauzioni, ritorna la Venice Fashion Week, che dal 22 al 31 ottobre – un po’ sul web e un po’in presenza – sarà la vetrina di artigiani, sarti, creativi, orafi, profumieri, vetrai, designer emergenti; ma anche di personaggi come Luciana Boccardi, Franco Puppato e Stefano Nicolao.
Per nove giorni botteghe e atelier apriranno le porte a visite gratuite su prenotazione; stessa cosa faranno i grandi alberghi, come il Danieli, che il 23 ospiterà una sfilata di abiti con merletto di Burano confezionati da Marta Perissinotto con l’Atelier Martina Vidal in ottica anticontagio.
Ovvero non saranno le modelle a muoversi, bensì il pubblico, che si troverà di fronte un tableau vivant. O The St. Regis Venice, che il 30 ottobre accoglierà le creazioni dello stilista Tiziano Guardini, vincitore del Green Carpet Award, con i tessuti della Tessitura Luigi Bevilacqua.
Presentata ieri mattina in video conferenza a Ca’ Farsetti dagli organizzatori della manifestazione, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti di Venezia Da Vivere, alla presenza dell’assessore Paola Mar, Venice Fashion Week farà scoprire agli stessi veneziani palazzi e giardini, botteghe e atelier.
Tra i protagonisti anche Franco Puppato, sarto veneziano che ha vestito dive e regnanti, e che ha appena ricevuto il premio Arbiter, l’Oscar della sartoria italiana; e Stefano Nicolao, i cui costumi storici, il 29 ottobre a Ca’Sagredo, daranno vita a una passerella di creazioni che ripercorrono la storia di Venezia.
All’aperto, inoltre, passeggiate collettive con esperti di moda e di architettura, in collaborazione con l’Associazione Piazza San Marco, e un convegno che approfondirà il tema dell’artigianato e della moda sostenibile. —
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