Tesserin: «Vitale il rapporto con Brugnaro»

L’ex consigliere regionale ricorda l’importanza dell’intesa con la Città metropolitana per il Comune

CHIOGGIA. «Nessun accordo con nessuno». Il sindaco uscente Giuseppe Casson ribadisce ancora una volta che non intende chiedere, né accettare, alleanze, apparentamenti o accordi strani con chi al primo turno ha scelto strade diverse. Una precisazione che arriva sull’onda di chi nei giorni scorsi aveva auspicato un “ripensamento” del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che dopo il fallimento della sua candidata, Marcellina Segantin, avrebbe potuto correre in soccorso di Casson al secondo turno per arginare l’armata Cinque stelle.

Sui social l’ipotesi di un accordo con Brugnaro ha immediatamente sollevato una scia di polemiche. Il tutto è partito da alcuni dichiarazioni di Carlo Alberto Tesserin (Ncd), eminenza grigia della politica chioggiotta, interpretate come un auspicio della riconciliazione del primo cittadino di Chioggia con il doge. «Non ho mai detto che Casson e Brugnaro dovrebbero trovare un accordo», spiega Tesserin, «non sono favorevole agli apparentamenti che portano a conseguenze nefaste per le maggioranze destinate a sgretolarsi presto. Ho solo detto, a titolo personale tra l’altro, che il prima cittadino di Chioggia, seconda città per importanza, non può permettersi di interrompere il dialogo con il sindaco metropolitano e viceversa. Cosa che peraltro non è mai successa, nemmeno nelle scorse settimane. Ci sono dei rapporti istituzionali che vanno mantenuti e che portano le due realtà a confrontarsi. Sul ballottaggio credo che tutti i ragionamenti vadano fatti sul programma». Casson ribadisce che non ci saranno accordi con nessuno. «Ci presenteremo al secondo turno con la stessa squadra», spiega il sindaco uscente, «qualsiasi accordo di qualsiasi tipo non sarebbe coerente con quanto abbiamo detto e fatto finora. Ci rivolgiamo direttamente alla gente con un progetto di città su cui chiediamo di poter continuare a lavorare». Sul punto interviene anche il capolista della Lega Marco Dolfin. «Nessun apparentamento o inciucio di alcun tipo», spiega l’esponente più votato del Carroccio, «questa è una nuova partita, si parte dallo zero a zero. Se qualcuno pensa che ci siano rendite di posizione sbaglia. Dobbiamo continuare a lavorare per conquistare la fiducia delle persone». Dal suo profilo facebook anche il presidente del Consiglio Matteo Penzo, promotore della civica Popolari e riformisti per Casson, ribadisce che non ci saranno accordi con nessuno e la squadra andrà avanti da sola. (e.b.a.)

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