Tessera, scendono in strada le sentinelle

Nasce il Gat, il gruppo di autodifesa: pensionati, operai e liberi professionisti per contrastare l’aumento dei furti in casa
Di Carlo Mion

Sono soprattutto pensionati, ma non mancano nemmeno operai e liberi professionisti. Sono “cittadini attenti” di Tessera che vogliono collaborare nella protezione del quartiere dove vivono. Spiccato senso civico che li spinge a non chiudersi in casa ma ad uscire in strada per segnalare alle forze di polizia persone e auto sospette, rumori anomali e naturalmente se ci sono “predoni” in azione. Sono gli organizzatori e i partecipanti al Gat, il Gruppo di autodifesa di Tessera, contro i furti nelle abitazioni.

«Per carità, non chiamateci ronde. Siamo solo dei cittadini che saranno più attenti nel controllare le zone del quartiere nelle ore in cui avvengono la maggior parte dei furti: dalle 17.30 alle 20». A spiegare l’anima del Gat è Cesare Rossi, pensionato che in questi giorni risponde al numero di telefono stampato su un volantino distribuito in quartiere per raccogliere adesioni. «Avremmo un fazzoletto per farci distinguere e le uniche “armi” ammesse saranno l’attenzione e i telefonini per chiamare le forze dell’ordine. In diverse occasioni il prefetto ma anche i responsabili di carabinieri e polizia hanno chiesto la collaborazione dei cittadini e noi eccoci qua, siamo pronti a collaborare», spiega Rossi.

Nel volantino distribuito per cercare persone da “arruolare” è spiegato il motivo per cui nasce il Gat. «Il fenomeno dei furti nelle abitazioni in orari diurni e serali si sta pericolosamente estendendo anche a Tessera. Le forze dell'ordine fanno il possibile per contrastare questo tipo di delinquenza, ma è ovvio che non possono presidiare sempre Tessera, vista l'esiguità delle risorse disponibili», spiegano i promotori del gruppo.

«Il Comune non può far altro che chiedere al Prefetto maggior controlli, ma per il motivo precedente la richiesta è destinata a rimanere in larghissima parte insoddisfatta. Questa realtà la stanno vivendo anche cittadini di altri comuni della terraferma veneziana e non solo, ed è proprio per ridurre la sensazione di impotenza e vulnerabilità che in molti paesi i cittadini si sono organizzati spontaneamente per garantirsi più sicurezza per sé e per le proprie case: ultimo in ordine di tempo il “Comitato per la sorveglianza di vicinato” attivo a Gambarare di Mira».

Ecco allora che con lo slogan “Diamoci una mossa” viene chiesto di aderire al «Progetto di organizzare un Gruppo di autodifesa di Tessera (Gat) contro i furti nelle abitazioni».

Un gruppo cui possono aderite donne, uomini, giovani, anziani, che ha lo scopo - nel pieno rispetto delle norme dell'ordine pubblico e di pubblica sicurezza - di sorvegliare sette giorni su sette, agendo in gruppi di due, le vie e l'esterno delle residenze di Tessera.

«Ci sposteremo in bicicletta o a piedi. Per il momento siamo dieci volontari. Speriamo di arrivare a 18 per garantire la copertura dell’intera settimana. Molte le telefonate di solidarietà. Di gente che non può partecipare alla sorveglianza considerata l’età, Tessera è infatti un quartiere di anziani. Hanno aderito anche da Ca’ Noghera. Iniziamo ai primi di marzo e presenteremo il gruppo in un’assemblea pubblica a fine mese», conclude Rossi.

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