Tessera, ora Brugnaro chiede garanzie

Masterplan dell’aeroporto: lettera inviata oggi a Enac e Save con richieste di chiarimenti su acustica, viabilità e parcheggi
GIORNALISTA: Artico .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Mestre .DESCRIZIONE: il neosindaco Brugnaro visita la zona di via Piave - nella foto piazzetta della chiesa
GIORNALISTA: Artico .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Mestre .DESCRIZIONE: il neosindaco Brugnaro visita la zona di via Piave - nella foto piazzetta della chiesa

Sul Masterplan di Tessera e del terminal dell’area portuale e sull’accordo di programma sottoscritto poche settimane fa tra il commissario Vittorio Zappalorto, l’Enac e la Save - che lascia in pratica la pianificazione in mano alla società di Enrico Marchi - ora anche il nuovo sindaco Luigi Brugnaro vuol vederci chiaro e chiede garanzie precise. Lo ha annunciato ieri in Commissione consiliare Urbanistica - dedicata appunto alla questione del piano aeroportuale - l’assessore Massimiliano De Martin, dando notizia della lettera che Brugnaro spedirà oggi al Ministero dell’Ambiente, a Enac, Save, Comune e Provincia e ai Comuni interessati all’area aeroportuale di Marcon e Quarto d’Altino.

Una lettera in più punti che chiede in pratica di rivedere e precisare meglio la convenzione che deve ancora andare al voto del Consiglio comunale, visto che tra l’altro - è stato detto ieri - il termine del 28 luglio per presentare Osservazioni al Masterplan in vista della Valutazione d’impatto ambientale (c’è una riunione anche oggi in Regione) non è perentorio e dunque il Comune potrebbe presentare le osservazioni che finora ha tralasciato. Brugnaro chiede garanzie sull’impatto acustico del traffico dell’aeroporto di Tessera soprattutto per le popolazioni della zona, e in particolare nelle ore notturne, essendoci oggi «ampi margini di insufficienza» rispetto alle necessità di quiete.

Si chiede inoltre che le aree verdi dello scalo siano di uso pubblico e senza limitazioni. C’è poi la questione dei “famosi” 17,2 milioni di euro di Legge Speciale che dovevano servire per cofinanziare la “porta di Venezia” di Frank Gehry, poi saltata, in area aeroportuale e che il sindaco vuole che oggi siano impiegati sulla viabilità soprattutto esterna all’aerostazione, per migliorarne l’accesso e il collegamento con la bretella stradale. Si vuole inoltre che sia garantita l’accessibilità senza limitazioni o balzelli al terminal acqueo anche ai residenti.

Un primo passo nella direzioni di un approfondimento e non a caso diversi consiglieri come Saverio Centenaro di Forza Italia e Renzo Scarpa della Lista Brugnaro lo hanno richiesto con l’invito a Pd, lista Casson e Movimento Cinque Stelle a non presentare domani in Consiglio comunale le mozioni già previste sul Masterplan di Tessera. Così, probabilmente, sarà, anche se l’assessore De Martin ha ripetuto ieri che l’Enac avrà comunque l’ultima parola sul Masterplan. Da più parti - con Nicola Pellicani per la Lista Casson, Davide Scano per i Cinque Stelle e con un’osservazione al protocollo d’intesa presentata, tra gli altri, da Stefano Boato, Maria Rosa Vittadini e Carlo Giacomini - si chiede comunque la revoca da parte del Comune del protocollo sottoscritto da Zappalorto con Save e Enac per ridiscutere tutta la questione. Preoccupazioni, espresse in particolare da Sara Visman per i Cinque Stelle sul fatto che l’accesso al nuovo terminal acqueo per i residenti potrebbe essere ostacolato o reso costoso da Save e che le tariffe dei parcheggi sarebbero anche per veneziani e mestrini allo stessi livello di quelle dei turisti, in base al protocollo d’intesa.

«Marchi potrebbe comprarsi direttamente i terreni interessati al Masterplan», ha osservato polemicamente Pellicani, «ma preferisce risparmiare facendoseli espropriare dall’Enac, mentre è pronto ad acquistare anche quelli del Quadrante di Tessera se il Casinò presto li metterà in vendita. Ma il Comune non può assistere senza far nulla, da semplice spettatore, perché continuando così finirà che avremo la Save in Piazza Ferretto...».

Enrico Tantucci

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