Teso e Stival ai ferri corti lite Alessandrini-Bertoncello

PORTOGRUARO. La frammentazione politica ha raggiunto il suo culmine nello scorso fine settimana con la presentazione delle liste per eleggere il nuovo sindaco. Dieci candidati e 24 liste. All'int...

PORTOGRUARO. La frammentazione politica ha raggiunto il suo culmine nello scorso fine settimana con la presentazione delle liste per eleggere il nuovo sindaco. Dieci candidati e 24 liste.

All'interno del Pd la rivalità è molto accesa e non riguarda solo il rinnovo del consiglio comunale di Portogruaro. Anche per le regionali gli animi si stanno scaldando. Il vero duello è quello tra Alessio Alessandrini, consigliere regionale uscente; e tra Antonio Bertoncello, candidato al consiglio regionale futuro. Anche nel centrodestra non mancano le polemiche. Divampa quella che riguarda ad esempio Daniele Stival, assessore uscente capolista della Lista Tosi; e Moreno Teso, che non ha gradito l'esclusione dalla stessa lista dopo aver lasciato Forza Italia. Le reazioni a quest'ultimo episodio non mancano nemmeno, e sono piuttosto vivaci.

Intanto però la frattura del Pd portogruarese sembra insanabile. Al punto che il consigliere regionale Alessio Alessandrini, il grande escluso dalla lista Pd, ieri sera aveva organizzato un convegno con Francesca Zottis. L'assessore di San Donà è infatti nella lista del Pd che appoggia la candidatura a governatore Alessandra Moretti; compagine di cui fa parte anche il candidato consigliere portogruarese Antonio Bertoncello, sindaco di questa città. «Nella lista», spiega il sindaco di Portogruaro, «ci sono rappresentanti di varie aree, dal Miranese alla Riviera del Brenta, al Chioggiotto, al Sandonatese e al Portogruarese. L'invito fatto alla Zottis lo considero quanto meno strano». Bertoncello non parla di provocazione, ma l'irritazione è evidente. Gli replica però Alessio Alessandrini. «Ricordo a Bertoncello che il collegio è provinciale, non ci sono riserve di caccia, né di pesca affinchè qualcuno abbocchi». Coltelli affilati anche nel centrodestra, in particolare nella Lista Tosi. Il dualismo è tra Daniele Stival, che ha trovato posto come capolista, e Moreno Teso, rimasto escluso. «Qualcuno», ha affermato Stival, «può pensare sia naturale una specie di prelazione nei miei riguardi, ma non è così. Ci siamo confrontati e a Moreno era stato offerto un posto in altre civiche collegate a Tosi». Ma Moreno Teso non ci sta. «È stata una vigliaccata, dovevano farmi subito questa proposta; dovevano chiedermi all'inizio la disponibilità a correre con altre liste collegate. La Lega? Non faceva per me. Credevo in Tosi. Già, credevo in lui perchè avevo visto in lui l'uomo giusto per costruire un progetto di aggregazione di tutto il centrodestra». (r.p.)

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