Terzo tuffo in piscina delle donne musulmane
Un centinaio di persone hanno partecipato, ieri mattina, al presidio davanti alla piscina comunale della Bissuola a difesa dell’iniziativa di aprire, alle sole donne, la struttura dalle 9 alle 10, la domenica. Iniziativa, voluta dal Comune e da chi gestisce il centro, per consentire anche alle donne musulmane di frequentarlo considerato che la loro religione impedisce alla donna di mostrare il corpo scoperto agli uomini.
Il presidio era stato organizzato da varie associazioni per contrastare l’annunciata manifestazione di Forza Nuova, indetta per protestare contro l’iniziativa del Comune. Ma ieri tutto è filato liscio, perché FN non si è presentata. A differenza di quanto era successo domenica 18 maggio, quando la polizia ha bloccato gli attivisti di destra che volevano occupare la piscina per impedire alle donne musulmane di entrare. Tra gli attivisti nessuno era di Mestre.
Come nelle altre due domeniche, anche ieri, presente all’iniziativa e al bagno l’assessore alla cultura Tiziana Agostini. Al presidio promosso da “Razzismo Stop” hanno aderito varie associazioni ma pure molti cittadini che senza una bandiera e uno schieramento di appartenenza, sono arrivate per dire sì all’iniziativa che riprenderà a settembre.
L’assessore Agostini ha detto, a bilancio dell’iniziativa durata per ora tre domeniche: «Un grazie alle forze dell’ordine che in queste domeniche hanno vigilato, consentendoci di realizzare il progetto di nuoto libero domenicale di mamme e bambini. E un grazie alla nostra città e a chi si è mobilitato in prima persona per respingere - ha detto l’assessore - le intimidazioni fasciste razziste. Una bella lezione di civiltà per tutti è partita da Mestre e Venezia. E adesso - conclude l’assessore -, speriamo che a settembre si possa nuotare senza clamori, tra amiche, e senza fare più notizia».
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