Terzo ponte a San Donà tutti d’accordo, ora i soldi
SAN DONÀ. Terzo ponte sul Piave, la Regione e il presidente Zaia aprono al dibattito che animerà la campagna elettorale in corso. In occasione del raduno dei bersaglieri, il governatore ha sollecitato gli amministratori a mettersi d’accordo, disposto a stanziare le risorse per questa necessaria infrastruttura che dovrà essere concordata da tutta la città del Piave. Ma si tratta di una partita da una cinquantina di milioni di euro e non si potrà tanto discutere senza unità di progetti. Il sindaco Cereser ha annunciato di voler puntare sul riutilizzo del ponte ferroviario non appena sarà sostituito da quello nuovo da parte di Rfi. Oliviero Leo e la sua coalizione di centrodestra puntano invece sul raddoppio delle corsie del ponte della Vittoria, con un investimento ridotto assieme ad Anas e mantenendo il ponte in centro città e non, come quello dei Granatieri, troppo distante e sottoutilizzato.
«Io credo che prima di tutto sia necessario un piano del traffico importante», dice il vice governatore del Veneto, Gianluca Forcolin, «e poi un’intesa tra i vari Comuni interessati come ha auspicato il presidente Zaia che li ha invitati a mettersi d’accordo. Non si parla di infrastrutture così importanti senza le necessarie premesse sulla viabilità di collegamento. Ricordo che il primo progetto di terzo ponte con i primi stanziamenti è caduto poi nel nulla. Dobbiamo pensare a un grande ring attorno al territorio per portare all’esterno la viabilità pesante e il resto del traffico che danneggia i centri».
Da Musile, la sindaca Silvia Susanna è la prima a cogliere l’opportunità di avviare seriamente un dibattito. Nel contesto dei saluti al Genio dei pontieri di Piacenza, che ha lasciato il territorio del Veneto Orientale dopo il raduno nazionale dei Bersaglieri, Susanna si è soffermata sulla questione del terzo ponte. «Stiamo parlando», ha detto la sindaca, «di un’opera che è necessaria per il territorio, visti i problemi di viabilità che ormai sono sotto agli occhi di tutti, a cavallo tra Musile e San Donà. Nel corso della conferenza stampa del Raduno ho avuto modo di esprimere la necessità di realizzare un terzo ponte, che possa servire per risolvere i punti neri nel traffico, ma anche a rilanciare il ponte della Vittoria. Un concetto che poi è stato ripreso anche dal governatore Luca Zaia, che, nel suo intervento domenica, si è detto pronto a investire per realizzare un’opera così strategica. I vantaggi sarebbero duplici: da un lato si risolverebbe il problema viabilistico, con un numero di auto altissimo nei punti centrali della giornata, e dall’altro si punterebbe a valorizzare il Ponte della Vittoria» storico».
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