Terza corsia per San Donà «Un’opera indispensabile»

Portogruaro. La minoranza chiede una commissione speciale sull’iter dei lavori Drigo (centrosinistra): troppi gli incidenti e i disagi al traffico registrati ogni anno
©foto gavagnin 2013 INC A4 TAMPONAMENTO 3 CAMON 1 FER. GRAVE 05-06-13 RECUPERO FERITO AUTO DENTRO LA GABINA DEL CAMION
©foto gavagnin 2013 INC A4 TAMPONAMENTO 3 CAMON 1 FER. GRAVE 05-06-13 RECUPERO FERITO AUTO DENTRO LA GABINA DEL CAMION

PORTOGRUARO. Terza corsia in A4 tra San Donà e Portogruaro, chiesta una commissione speciale ad hoc che segua l’iter di realizzazione dell’attesa opera.

Ad avanzare la proposta Irina Drigo, consigliera comunale del gruppo consiliare Centro Sinistra Più Avanti Insieme, che in questi giorni ha protocollato un’apposita interrogazione consiliare nei confronti del secondo lotto che congiungerà San Donà con la città del Lemene e lo svincolo con la A28. Il tema terza corsia continua ad essere particolarmente sentito in tutto il territorio portogruarese, un’area strategica da un punto di vista viabilistico, soprattutto in chiave turistica, con lo svincolo verso le spiagge del litorale.

Ma anche in termini di sicurezza, considerato il fatto che per quanto concerne il tratto Quarto d’Altino-San Donà, dove già è stata realizzata la terza corsia, l’incidentalità è diminuita. Mentre tra San Donà e Portogruaro, e poi verso Latisana, la situazione resta critica. Basti pensare all’incidente mortale avvenuto lo scorso 5 luglio, data in cui si formò una coda di 12 km con la compromissione della viabilità esterna per tutto l’arco della giornata. Proprio il tratto in questione resta, al momento, il più critico dell’intera rete, per un completamento definitivo che dovrebbe materializzarsi non prima del 2023. «Pur a fronte di un prestito ponte concesso dalla Cassa depositi e prestiti l’opera è rimasta ferma dopo la realizzazione del primo lotto», analizza Irina Drigo, «a causa della mancanza di risorse e dell’impossibilità di rendere “bancabile” l’opera. Ciò premesso ci chiediamo se al sindaco e alla giunta sono noti i tempi di realizzazione del tratto in questione e in particolare quale azione ha svolto il primo cittadino, nei confronti di Autovie Venete e del Commissario per l’emergenza, al fine di rappresentare gli interessi di sicurezza oltre che quelli ambientali per il territorio».

Nei primi sei mesi del 2016 il traffico registrato sull’arteria risulta essere di circa 22 milioni di veicoli, con una percentuale pesante di circa il 25%, di cui oltre il 60% di nazionalità straniera, assolutamente strategico in tema di mobilità delle merci verso l’est. «Il sindaco e la giunta», conclude Irina Drigo, «dovrebbero attivarsi con una commissione speciale al fine di seguire tutte le fasi della realizzazione di un’opera fondamentale per la nostra area, a fronte dei traffici e dei collegamenti quotidiani che insistono sulla tratta».

Alessio Conforti

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