Terrorismo, soldati da domani in città

In 45 saranno impiegati per controllare le strade di Mestre e Marghera, e anche tutto il Porto. In arrivo tutti i 105 rinforzi
Di Carlo Mion
Interpress/Tagliapietra. 30.11.15.- Vertice in Prefettura per la sicurezza con il ministro Alfano.nella foto ilo il min.Alfano
Interpress/Tagliapietra. 30.11.15.- Vertice in Prefettura per la sicurezza con il ministro Alfano.nella foto ilo il min.Alfano

Trenta soldati sulle strade di Mestre e quindici destinati alla “frontiera” del porto. Viene suddiviso così il contingente di rinforzo di militari destinati al Ministero dell’Interno per il “Progetto Venezia Sicura”, presentato due giorni fa in Prefettura dal ministro del’Interno Angelino Alfano e dal capo della Polizia Alesandro Pansa e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Ieri, sempre in Prefettura, durante una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono state dettate le direttive per rendere operativo il progetto del Viminale che prevedeva l’arrivo di 30 soldati ai quali se ne devono aggiungere altri 15, all’inizio non inseriti in questa cifra e ora destinati al porto.

Principale novità di ieri l’impiego dell’esercito anche sulle strade di Mestre e Marghera e in particolare nelle zone a maggior rischio criminalità e degrado: via Piave, via Fratelli Bandiera, l’area portuale di Marghera e i parchi cittadini. L’impiego dell’esercito per l’area portuale e quella industriale non è una novità. Già dopo gli attentati alle Torri Gemelle del 2001, i soldati vennero utilizzati per pattugliare, in particolare il perimetro del Petrolchimico. Oltre all’arrivo dei militari, entro domani arriveranno anche i dieci agenti della Polfer, destinati a Venezia e Mestre.

Entro domani sarà completato l’arrivo degli uomini previsti dal piano del Viminale. Nelle prossime ore, durante un tavolo tecnico che si svolgerà in Questura, saranno stabiliti tipo di servizi, quando e dove farli. Questo tenendo presente le linee guida stabilite durante il Cosp di ieri. Questo in vista anche dell’apertura della Porta Santa di San Marco il 13 dicembre. In occasione di questa cerimonia sarà applicato il piano di contingentamento degli accessi e di sicurezza per Piazza San Marco e l’area Marciana, già sperimentato in occasione dei funerali di Valeria Solesin. «Le forze di sicurezza saranno visibili, ma non vogliamo oltrepassare un limite oltre il quale poi si genera allarme sociale - ha detto il Prefetto Domenico Cuttaia -. Le persone si renderanno conto anche visivamente di questo rafforzamento. Nelle prossime ore si riunirà un tavolo tecnico sotto il coordinamento del Questore per definire la distribuzione del personale».

Il Prefetto ha poi spiegato che «Il sistema sarà operativo già da giovedì (domani ndr) e sarà caratterizzato dal rafforzamento dei dispositivi di controllo ai valichi di frontiera marittima, a cura del personale militare, in stretto raccordo con la Polizia di Frontiera e dall'effettuazione mensile di quattro servizi straordinari interforze, che riguarderanno specifiche aree, ritenute di particolare criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica».

Venerdì è stata inoltre convocata una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Procuratore Distrettuale Antiterrorismo, alla quale sono stati invitati i Direttori delle Soprintendenze, dei Musei Civici, dell'Archivio di Stato, della Biblioteca Marciana e dell’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Patriarcale, allo scopo di definire, «alla luce dell'attuale clima di tensione internazionale, in maniera uniforme l'attività di comportamento all'interno dei siti museali e culturali, nonché verificare lo stato delle misure di difesa passiva ed eventualmente un suo potenziamento».

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