Terrorismo, lo sloveno arrestato si oppone all'estradizione in Italia

Rok Zavbi cerca di non lasciare le carceri di Lubiana. La Direzione distrettuale di Venezia lo accusa di aver organizzato una cellula di combattenti islamici per l'Is
A destra due foto di Rok Žavbija prima e dopo la partenza per la Siria
A destra due foto di Rok Žavbija prima e dopo la partenza per la Siria

LUBIANA. Lo sloveno arrestato venerdì scorso a Lubiana su richiesta della magistratura italiana perché sospettato di terrorismo di matrice islamica in Veneto, si è opposto alla sua estradizione in Italia. Lo riferisce l'agenzia di stampa slovena Sta.
Rok Zavbi, il 26enne sloveno convertitosi all'islam per poi unirsi ai gruppi jihadisti siriani, tramite il suo avvocato, ha formalmente opposto un ricorso al mandato d'arresto europeo emesso dall'Italia che ha chiesto una sua veloce estradizione. Intanto, il giudice istruttore ha deciso per Zavbi la detenzione cautelare per un mese.


Secondo un comunicato della polizia slovena, attualmente in Slovenia a carico di Zavbi non  è in corso alcuna inchiesta per sospetti di terrorismo di matrice islamica, dato che il codice penale sloveno non prevede il reato di terrorismo internazionale per chi va a combattere all’estero, ma solo per chi compie crimini di guerra contro civili. Per questo la sua estradizione è esclusivamente di competenza del tribunale di Lubiana.

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