Terrorismo internazionale: rischio attentati, stato d’allerta a Venezia
VENEZIA. Non ci sono minacce dirette ma il rischio di attentati in Italia è stato innalzato dopo il peggiorare della situazione internazionale. Lo ha detto l’altro ieri il ministro degli Esteri Federica Mogherini, in una audizione in Parlamento, confermando la preoccupazione generale per la minaccia che l'organizzazione terroristica di Isis dall’Iraq, rappresenta anche per il nostro paese, così come per l'Europa. Preoccupazione acuita dalla decisione del Parlamento di vendere armi ai curdi.
L’allerta sicurezza in tutta Italia viene innalzata e Venezia, di conseguenza, deve aumentare i dispositivi di sorveglianza. Lo conferma lo stesso questore della città lagunare Angelo Sanna, insediatosi da poco.
«L’allertamento generale è chiaro e l’attenzione è massima ma mi preme anche sottolineare come, per una città eccezionale come Venezia, l’attenzione al massimo sia la normalità», spiega il questore di Venezia dal suo ufficio di Venezia. Interventi specifici su determinati obiettivi sensibili della città come ambasciate e consolati, luoghi di aggregazione come l’area Marciana e Rialto, i grandi alberghi di Riva degli Schiavoni così come le boutique alla moda di calle XX Marzo. E ancora, il ghetto ebraico e le chiese veneziane, prima tra tutte la Basilica di San Marco. E a seguire tutti i luoghi ad alta frequentazione di Venezia: dall’aeroporto alla stazione ferroviaria, il porto, sono i cosiddetti obiettivi sensibili dove da oggi è previsto un potenziamento dei sistemi di sorveglianza.
I dettagli del piano, spiega il questore, sono coperti da riserbo, ma anche a Venezia l’allerta sicurezza non viene di certo sottovalutata. Anzi. È certo, conferma il questore, «che sugli obiettivi sensibili della città come sui grandi eventi, dalla mostra del Cinema che sta per iniziare al Lido di Venezia al prossimo arrivo in città del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbiamo previsto un ampio dispositivo di sicurezza». Napolitano è atteso al Lido per l’inaugurazione della Mostra del Cinema.
Per Sanna, che sta prendendo confidenza con la città di terra e di acqua, «il dispositivo interforze di sicurezza e tutela della città che è in atto da tempo, è ben organizzato e fatto bene ed è chiaro che in una realtà particolare come Venezia, città unica e meravigliosa, l’attenzione sia alla fine costantemente al massimo e diventi quasi un fatto normale». Insomma il nuovo questore ci tiene a non preoccupare la cittadinanza ma di certo non si tratta di sottovalutare gli allarmi internazionali, semmai di tranquillizzare gli animi, potenziando le presenze di forze dell’ordine.
Ma è stato lo stesso governo ad annunciare che i livelli di allerta della sicurezza in tutto il paese sono stati rafforzati e un richiamo è stato diramato su tutto il territorio nazionale dal Dipartimento di pubblica sicurezza in una informativa a prefetti e questori. Si parla di allerta sugli obiettivi sensibili che sono aeroporti e porti, stazioni ferroviarie, luoghi di culto, ambasciate. E i sindacati di polizia chiedono più personale.
«L'allarme sulla possibilità di attentati in Italia di matrice jihadista conferma le nostre preoccupazioni. Alcuni recenti episodi dimostrano che esiste un rischio concreto nel nostro Paese, a fronte del quale è più che mai necessario rafforzare tutto l'apparato di sicurezza, ponendo fine alle politiche di taglio che lo hanno fortemente indebolito in questi anni», dicono dall’Anfp, l’associazione nazionale funzionari di polizia.
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