Terrorismo e lotta al degrado a Venezia e Mestre: arrivati altri 40 militari

Operativi da lunedì 23 i rinforzi agli uomini dell'Esercito già in servizio. Previsti controlli nell'area Marciana, nelle due stazioni ferroviarie, all'aeroporto e nelle zone di via Piave e della Bissuola
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Mestre, parchetto di via Piave/ Controlli dell'esercito assieme alle forze di Polizia
Foto Agenzia Candussi/ Mion/ Mestre, parchetto di via Piave/ Controlli dell'esercito assieme alle forze di Polizia

MESTRE. Vigilanza su siti e obiettivi ritenuti sensibili, lotta al degrado e allo spaccio, sicurezza: lunedì 23 i militari sono arrivati in città.

Si tratta di un gruppo di 40 uomini inviati dal Ministero dell'Interno, d'accordo con il Ministero della Difesa, che si aggiungono a quelli già in servizio da alcuni anni a Venezia e da qualche mese anche a Mestre nell'ambito dell'operazione "Strade Sicure". Con questo rinforzo, i militari impegnati in città sono 112. 

Gli uomini in divisa saranno impiegati per rafforzare i servizi già esistenti nell'area Marciana, nelle due stazioni ferroviarie, all'aeroporto e a Mestre, in particolare in zona via Piave e al parco della Bissuola. Proprio dal parco di via Piave, nel corso della giornata di lunedì, sono iniziati i pattugliamenti del nuovo gruppo di militari.

Il tutto nell'ambito di un piano sicurezza "sartoriale" realizzato su misura per Venezia. A definire così, nel dicembre scorso, le misure prese per proteggere Venezia dal terrorismo, dalla criminalità, dall'abusivismo e dal degrado, è stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano in un incontro in Prefettura.

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Un piano che prevedeva l'arrivo a Venezia in tempi diversi di 105 uomini delle forze dell'ordine e dell'Esercito. Rinforzi che fin da subito, venne deciso, non dovevano essere destinati solo in centro storico ma anche a Mestre e nelle periferie. Il pacchetto sicurezza, confezionato per Venezia dai vertici del ministero e delle forze dell'ordine prevedeva un primo step di controllo per valutare i risultati a marzo. Previste dal pacchetto anche operazioni mirate di "alto impatto" da compiere in caso di particolari emergenze.

«Il "Progetto Venezia Sicura" si articola in tre capitoli. Il primo riguarda il controllo del territorio, il secondo il contrasto all'abusivismo commerciale e alla contraffazione e il terzo la sicurezza urbana e le attività anti-degrado», aveva spiegato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Era quanto aveva chiesto il sindaco Luigi Brugnaro al Ministro. Questo nuovo invio è un ulteriore step del piano. Va ricordato che nel frattempo ci sono stati anche gli attentati di Bruxelles. A Venezia è stato fatto parecchio, ma l'intenzione del ministero dell'Interno e dell'amministrazione locale è di fare ancora di più.

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Sul fronte del terrorismo i luoghi artistici e di culto di maggiore valenza sono protetti anche da unità di primo intervento addestrate in maniera specifica per far fronte a queste emergenze e che hanno in dotazione armi particolari. Si tratta di uomini della polizia e dei carabinieri già impiegati per pattugliamenti in occasione di cerimonie e manifestazioni a rischio. Queste unità hanno una particolare formazione anche in considerazione che devono operare in un luogo particolare come il centro storico di Venezia.

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