Territorio, verde, riciclo nelle stagioni di Zevi

È un padiglione italiano “ecologico” e fortemente connotato dal rapporto tra l’ambiente e il costruito quello ideato da Luca Zevi nello spazio riservato alla nostra partecipazione nazionale, alle...
Tantucci Interpress/M. Tagliapietra Venezia 26.08.2012.- Biennale Architettura. Arsenale. Padiglione Italia.
Tantucci Interpress/M. Tagliapietra Venezia 26.08.2012.- Biennale Architettura. Arsenale. Padiglione Italia.

È un padiglione italiano “ecologico” e fortemente connotato dal rapporto tra l’ambiente e il costruito quello ideato da Luca Zevi nello spazio riservato alla nostra partecipazione nazionale, alle Tese delle Vergini dell’Arsenale. Ne è simbolo indiretto l’installazione di Michelangelo Pistoletto, “l’Italia riciclata”, con uno stivale disteso sul prato, composto appunto di scarti di lavorazione, che accoglie i visitatori all’esterno del padiglione. All’interno, invece l’installazione di piante naturali “Bosco Italia” è una sorta di elegia della vegetazione spontanea nel nostro Paese, rispetto al costruito, ma ricordando anche che dal 1920 a oggi l’estensione dei boschi è quasi raddoppiata di pari passo alla scomparsa di circa la metà dei terreni coltivati. Il percorso del padiglione si snoda in chiave naturalistica in “quattro stagioni” dell’architettura made in Italy, che prende il via dall’esperienza di Adriano Olivetti nell’Italia del secondo dopoguerra, in cui la politica industriale si coniugava comunque felicemente con la progettazione e la trasformazione del territorio. La seconda stagione, descritta anche attraverso a videointerviste a protagonisti della nostra architettura è quella dell’assalto al territorio a partire dagli anni Ottanta, quando scatta la “deregulation” del costruire. La terza stagione è quella delle architetture del Made in Italy, che ha visto negli ultimi quindici anni gruppi industriali costruire i propri centri direzionali affidandosi a grandi architetti.

L’ultima, per Zevi è quella del reMade in Italy, che spingerebbe verso una progettazione più sostenibile e compatibile con l’ambiente, anche in vista dell’Expo milanese del 2015, dedicata al tema “Nutrire il pianeta”.

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