Terremoto, solo tanta paura La Agostini “fugge” dall’ Emilia

L’assessore era a un convegno a Reggio: «Un botto e siamo scappati fuori, Municipio evacuato» Poche telefonate ai pompieri, nessun danno in città. Sulla rete una raffica di commenti e racconti
Di Mitia Chiarin

«Siamo dovuti scappare via tutti dalla sala del Comune di Reggio Emilia. Si è sentito un gran botto e la conformazione della sala ha fatto da cassa armonica e il rumore si è propagato. Stavolta il terremoto l’ho sentito davvero, lo ammetto, mentre in occasione dell’ultima scossa a Mestre io non avevo sentito nulla».

Tiziana Agostini, assessora comunale veneziana era ieri a Reggio Emilia per un convegno, a cui ha partecipato anche la ministra Iosefa Idem, sulle differenze di genere. E si è trovata a vivere i momenti di paura per la scossa di terremoto che è stata avvertita nettamente in tutto il nord Italia.

A Venezia la scossa di magnitudo 5.2 registrata alle 12.33 in Lunigiana, con epicentro in provincia di Massa Carrara, è stata avvertita distintamente più in terraferma e a Marghera che nel centro storico veneziano. Al Conservatorio Benedetto Marcello, dove pure è stata sentita la scossa, non sono state interrotte le lezioni. Ma la Agostini, impegnata nel convegno a Reggio Emilia sulla differenza di genere e il raffronto dei progetti di varie città italiane, compresa quella del capoluogo lagunare, ha partecipato alla grande paura degli emiliani, già provati duramente dal sisma dello scorso anno. «Mi ha molto colpito vivere questo evento in una terra che si capisce perfettamente che è ancora provata dal terremoto dello scorso anno. Il terremoto si vive come una fatalità», racconta la Agostini. Dopo la scossa e la fuga generale all’esterno del Municipio di Reggio Emilia, l’edificio è stato sgomberato e il convegno è stato cancellato. «Sono quindi ripartita per rientrare a casa, i treni erano in ritardo ma sono arrivata senza problemi», spiega l’assessore comunale all’Istruzione e alla cultura delle differenze.

Nessun danno c’è stato in Veneto. La scossa è stata sentita da molti in città ma poche sono state le telefonate ai vigili del fuoco e nessuna segnalazione è arrivata, invece, alla polizia municipale e alle altre forze dell’ordine. La maggior parte dei commenti sul terremoto si è concentrata su Facebook con una raffica di microracconti di scrivanie e sedie che hanno “ballato”, durante la scossa di terremoto e di persone preoccupate. Di certo la scossa si è sentita più chiaramente negli uffici ai piani alti degli edifici. Anche dal Comune confermano che non ci sono stati danni di alcun tipo agli edifici di maggior pregio, dopo le verifiche del caso. E nessun problema viene segnalato da Enel. «La scossa di terremoto avvertita distintamente anche in Veneto non ha causato alcun danno o anomalie di sorta agli impianti dell’Enel situati nella regione», precisa la società, dopo l’esito delle verifiche effettuate sui propri impianti. «Anche nella distribuzione di energia elettrica non si sono registrate irregolarità».

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