Terremoto, forte scossa avvertita anche nel Veneto
Erano le 21.18. Epicentro nelle Marche, tante chiamate ai vigili del fuoco da ogni città del Nordest
VENEZIA. Scosse forti. Fortissime, sentite bene anche da noi. Due scosse: la prima alle 19.10 di mercoledì 26 ottobre di magnitudo 5.4. Una seconda scossa di terremoto di magnitudo 5,9, ancora più forte, ha colpito la zona di Macerata alle 21,18. L'epicentro è stato localizato a Ussita nelle Marche.
L'ipocentro (la profondità effettiva in cui si è verificata la frattura) è stata ancora inferiore alla precedente: solo 8 km contro i 9 di quella verificatasi alle 19,10.
La terra ha tremato tanto da far sentire il sisma chiaramente anche in Veneto.
VENEZIA. Le scosse di terremoto sono state avvertite anche lungo il litorale veneziano, da Chioggia a Jesolo. Decine e decine di segnalazioni per lampadari e pavimenti che tremavano sono arrivate alle nostre redazioni e ai vigili del fuoco di Mestre e Marghera.
A Venezia, da Castello a Cannaregio, molti veneziani hanno sentito tremare il proprio edificio. Qualcuno ha sentito addirittura il rumore delle imposte scricchiolare, altri hanno avuto difficoltà a camminare perché hanno avvertito il pavimento muoversi. Non c’è stata distinzione tra piano terra o ultimo piano e nemmeno in sestieri di Venezia, tanto che anche in Giudecca si è avvertito. Anche da San Dona' a Jesolo fino al Portogruarese la scossa ondulatoria si è sentita bene.
TREVISO. Varie chiamate ai vigili del fuoco di Treviso sono arrivate in sequenza dopo le 21.20 da Conegliano, Castelfranco, Oderzo. Persone e famiglie che abitavano soprattutto in appartamenti ai piani alti di vari edifici e domandavano se si era trattato di un terremoto e se erano gli unici ad averlo percepito. "Qui abbiamo sentito il pavimento che vibrava e il lampadario si è mosso, è stato un teremoto?" ha domandato una famiglia da Castelfranco.
A Treviso alcune persone residenti nei condomini più alti del centro città, quelli lungo via San Nicolò e via Risorgimento, sono scese in strada dopo aver avvertito chiaramente la scossa. Stessa cosa nei quartieri di San Paolo e San Liberale, dove sono molti i palazzoni con più di sei piani. "Ci siamo precipitati giù, abbiamo avvertito chiaramente il terremoto" raccontavano.
"A Motta di Livenza i lampadari dondolavano" racconta Serena. Perfino a Segusino, seppur lievemente, si è sentita tremare le terra e così in altri comuni della provincia. Al centralino del 115 la sequenza di telefonate è proseguita fin dopo le 2130, ma fortunatamente senza segnalazioni di danni o problemi.
PADOVA. La seconda scossa ha creato molta paura anche a Padova. Tempestati di telefonate soprattutto i vigili del fuoco. Nella sala operativa del Comando di Padova tre pompieri hanno risposto senza sosta ad oltre un centinaio di chiamate. Nessun intervento per danni a persone o cose, ma il compito dei vigili del fuoco è stato soprattutto quello di rassicurare le persone più preoccupate.
«In molti hanno chiamato da Padova e da Abano», racconta un pompiere. «Abbiamo cercato di tranquillizzare tutti. Un signore che abita in centro al quarto piano mi ha detto di essere terrorizzato. Dato che non ce la faceva a stare in casa in quel momento gli ho suggerito di uscire per un po’». E se al 118 non hanno ricevuto alcuna chiamata per malori dovuti alla paura, in città come in provincia sono stati i carabinieri ad essere interpellati da molte persone preoccupate. Anche gli uomini dell’Arma non hanno comunque ricevuto segnalazioni di danni causati dal sisma.
BELLUNO. I vigili del fuoco hanno ricevuto anche qui telefonate da residenti ai piani alti della città ma non ci sono danni alle strutture.
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