Terremoto ad Ascoli la solidarietà viaggia a bordo della roulotte

Le associazioni “Solidape” e “Branco de Porsei” in aiuto di una famiglia di allevatori per non abbandonare gli animali
Di Francesco Furlan

MIRANO. La solidarietà viaggia con la roulotte. Come quella in cui, dall’altra sera, può dormire la famiglia Di Fabio composta da mamma, papà e tre figli di 5, 7 e 9 anni, a Venarotta, un paesino in provincia di Ascoli, tra quelli colpito dal terremoto che a fine agosto ha messo in ginocchio l’Italia centrale. A portare la roulotte sabato sono stati quelli delle associazioni Solidape (Mira) e Branco de Porsei (Mirano) che con una cena solidale a fine ottobre avevano raccolto 8 mila euro. Hanno preso contatti con alcune delle comunità colpite dal terremoto, hanno cercato di capire di che cosa ci fosse bisogno e hanno ricevuto una proposta, dal vicesindaco del paese Maria Anna Perotti, una richiesta di aiuto, che suonava così: «Servirebbe una roulotte, se potete». Così i volontari si sono dati da fare, ne hanno trovata una in buone condizioni in un campeggio del Cadore, due settimane fa sono andati a prenderla - chi la vendeva, saputo a cosa serviva, ha fatto un buon prezzo - e l’altro giorno l’hanno portata giù, a Venarotta. Piazzandola davanti alla casa di una famiglia di agricoltori e allevatori, che in queste settimane non ne hanno voluto sapere di abbandonare l’azienda agricola. E le pecore. Solo chi fa l’allevatore può sapere cosa vuol dire abbandonare le bestie. «Mai e poi mai», ha ripetuto il capofamiglia in queste settimane. Così, nonostante la loro casa di campagna mezza diroccata, hanno deciso di non andarsene, di non lasciare le bestie. Fino a ieri vivevano in dieci un una grande cucina, l’unica ala della casa rimasta agibile.

In dieci perché, dopo le scosse, ai cinque si sono aggiunti altri membri della famiglia, costretti a lasciare casa perché pericolante, e pericolosa. Ora, almeno per i bambini, c’è una roulotte, che sarà d’aiuto anche per affrontare l’inverno. «In un comune di 2.200 persone ci sono circa 500 sfollati», racconta il vicesindaco Perotti, «senza contare gli edifici pubblici danneggiati, tra i quali il municipio e la sede della Croce Verde. Ringrazio le due associazioni per la velocità con la quale hanno risposto all’appello». «Si tratta di uno dei tanti comuni un po’ dimenticati rispetto ad Amatrice, anche se i danni non sono certo inferiori», racconta Antonio Cavalletto, vice-presidente dell’associazione di Mirano che sabato ha partecipato al viaggio di consegna assieme ad altri tre volontari, Paolo Bareato, Enrico Barbieri e Dario Calzavara. Insieme poi hanno visitato anche il comune di Monte Gallo. «Tolte le spese della roulotte ci restano ancora 6 mila euro», spiega Cavalletto, «e l’intenzione è quella di destinarli a richieste specifiche che ci possano arrivare da questo territorio».

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