Terraglio, nuovo bypass Arena “chiama” Venezia

Mogliano. La sindaca contro il collega Brugnaro: «Lo stiamo sollecitando ma non risponde. Trequarti dei problemi di traffico insistono sul suo comune»

MOGLIANO. Caro sindaco Brugnaro se ci sei batti un colpo. La trattativa è bloccata e la sindaco Arena sferza il collega lagunare. Pensare di realizzare il nuovo bypass sul Terraglio, all’altezza di via Marocchesa e via Gatta, senza la condivisione dei vertici politici del Comune di Venezia, per l’amministrazione moglianese è un po’ come immaginare di fare i conti senza l’oste. In questi mesi di serrati incontri con il gruppo Generali, convocati con l’obiettivo di risolvere il collo di bottiglia in prossimità del ponte sul fiume Dese, si è registrata la costante defezione della parte veneziana. «Mandiamo mail, faccio telefonare alla mia segreteria» spiega la sindaca Carola Arena. Ma il primo cittadino del capoluogo finora non si è mai visto. Ai tavoli sia Brugnaro sia l’assessore veneziano alla viabilità Renato Boraso rimangono dei fantasmi. Dalla chiusura di via Sassi sono ormai passati parecchi mesi, le condizioni di traffico si sono aggravate ed è così tornato in auge il tema della nuova viabilità sul Terraglio, nel tratto compreso tra la frazione di Marocco e la Favorita di Mestre.

Una soluzione ci sarebbe, il progetto pure, una bozza di accordo anche: manca il feedback politico di Mr. Umana. Nella speranza di superare l’impasse raggiunto in questa fase, Arena rinnova dunque il suo invito al collega lagunare: «Stiamo sollecitando Venezia» commenta «capisco che il sindaco di una città come Venezia abbia notevoli impegni. Ma questo è un accordo che va stretto necessariamente a tre. Trequarti del fagiolino che intendiamo realizzare per risolvere l’annoso problema del traffico in quel tratto, insistono nel territorio veneziano. Si tratta di un’opera che andrebbe a risolvere non solo l’incrocio con via Marocchesa ma anche quello con via Gatta. È chiaro che dobbiamo essere tutti e tre al tavolo, il comune di Mogliano, quello di Venezia e Generali (che in zona ha la sua sede direzionale, ndr). Se ci siamo tutti e tre, contemporaneamente, si può capire chi fa cosa, tenendo presente che ognuno deve fare la sua parte e la nostra amministrazione non si è mai sottratta, anzi, il progetto l’abbiamo fatto noi. Solo così si potrà concludere la vicenda, altrimenti la vedo complicata. Mogliano c’è dal primo momento e vuole arrivare a un accordo, abbiamo buttato già una bozza di accordo», commenta Carola Arena. L’invito a Brugnaro si condisce della proposta di condividere il progetto di una nuova ciclabile.

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