Terminal 2 a Tessera, accordo ai raggi X Commissioni riunite a Favaro
MESTRE. Terminal T2 di Tessera ai raggi X in commissione Urbanistica. Primo round ieri a Favaro dove in piazza Pastrello l’assessore De Martin e i tecnici hanno illustrato in una affollata assemblea a consiglieri comunali e della Municipalità cosa prevede la delibera della giunta Brugnaro che revoca il piano particolareggiato del 2013 e attua il protocollo d’intesa con Enac e Save che era già stato sottoscritto dal commissario Zappalorto nel maggio 2015.
Una convenzione concordata con Save, sovrintende all’attuazione del Protocollo d’intesa che apre la strada alla realizzazione nei terreni dell’Aeroterminal di strutture per i passeggeri, strutture ricettive e commerciali, direzionali e di 10 ettari di parcheggi.
Terreni che sono diventati demaniali e sono inseriti nel Masterplan Save. Un’altra convenzione prevede l’utilizzo delle risorse per la porta d’acqua di Gehry, progetto tramontato e sostituito dalla grande darsena inaugurata lo scorso novembre, in tutto 17 milioni e 199 mila euro di fondi della Legge Speciale, per realizzare le opere di collegamento viario tra la bretella autostradale, la viabilità di accesso all’aeroporto e il sistema di viabilità comunale. Una delibera importante e che non arriverà velocemente al voto del consiglio comunale. Pare infatti tramontata l’ipotesi del voto il prossimo 9 febbraio.
Le commissioni riunite ieri a Favaro hanno aperto una discussione che proseguirà oggi in Municipio a Mestre e giovedì con un altro confronto sulla viabilità, promesso dalla presidente di commissione Lorenza Lavini. Sullo sfondo, quesiti che vengono posti dalla opposizione (Pd e cinque stelle) ma che toccano anche parti della maggioranza del sindaco. Come si potrà vigilare sull’effettiva realizzazione di un piano che nei terreni dell’Aeroterminal porterà a realizzare anche parcheggi per residenti e lavoratori? Nell’accordo si spiega che le tariffe dovranno essere coerenti con quelle della sosta urbana ma non identiche (quanto basta per preoccuparsi , dicono dalla opposizione).
L’approdo acqueo sarà davvero pubblico con l’arrivo del vaporetto per le isole? Ci saranno davvero le opere di mitigazione e compensazione annunciate? Si tratta di milioni di euro per terrapieni; cinture alberate a protezione dell’abitato di Tessera; insonorizzazione degli edifici; recupero delle barene di Campalto e Tessera; recupero di una parte del tracciato dell’antica via Annia. Il protocollo d’intesa prevede la realizzazione nella prima fase di 24.870 metri quadri (2.500 di strutture per i passeggeri; 7.960 metri quadri di parcheggi per residenti; 9.960 mq di parcheggi a rotazione e 6.950 mq per la sosta dei pullman, per un totale di 810 posti). La seconda fase prevede 104.125 metri quadri con 4.505 posti auto e 9.000 metri quadri di strutture ricettive; 2.500 metri quadri di commerciale; 14 mila di direzionale. Il vecchio piano particolareggiato comunale prevedeva 215.920 metri quadri con 8.600 posti auto, quasi il doppio.
In conferenza di servizi il dirigente dell’Urbanistica dovrà andare con un chiaro mandato del consiglio comunale e il dibattito, da ieri, si è ufficialmente aperto. In sala anche i cittadini di Tessera, allarmati: «Tessera rischia di diventare una grande camera a gas». Chiedono meno parcheggi e maggiori fasce verdi protettive.
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