Terme di Bibione, fatturato 2020 a picco

Il direttore Masutto: «Calo anche del 50% ma confidiamo nella ripresa per l’estate». Il sindaco ha scritto a Mattarella

BIBIONE

Una diminuzione del fatturato di oltre il 50% per colpa della pandemia. Le Terme di Bibione, tuttavia, hanno investito importanti risorse per offrire maggiori servizi e le assunzioni sono in linea con gli anni precedenti. Lo ha riferito ieri il direttore delle Terme, Denis Masutti, che guarda con ottimismo al futuro, riflettendo però su un presente fatto di incognite e su un passato, il 2020, che ha costretto la macchina termale a difendersi. «Gli spostamenti per motivi sanitari sono consentiti, per cui anche in questo periodo abbiamo persone che arrivano da tutta Italia. Certamente» ricorda il direttore «la chiusura dei confini ci penalizza molto».

Il fatturato nel settore delle cure è calato del 49%, mentre quello relativo ai trattamenti di benessere ha registrato un rosso del 57%. «Guardo all’estate prossima», conclude Masutti, «e resto molto ottimista. Abbiamo coperto il 60% del numero di prenotazioni abituali in un anno. Siamo ottimisti. Restiamo operativi con l’area delle cure termali, fisioterapia, area riabilitativa e esami diagnostici. Momentaneamente si possono effettuare cure sanitarie, però anche quest’anno la Pasqua è perduta».

Nei giorni scorsi in qualità di coordinatore G20 Spiagge il sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere l’apertura delle attività nelle località balneari.

Lo stesso Codognotto ha aggiunto. «È una realtà, quella delle Terme di Bibione, che ha fatto sì che la località turistica non si “spegnesse” durante l’inverno». Codognotto è in attesa dell’esito dell’ultimo tampone per tornare alla vita pubblica in tutto e per tutto. Il sindaco continua a lavorare, ma certamente non come si immagina vorrebbe.

L’apprezzamento e la qualità dei servizi effettuati nelle Terme di Bibione si esprime nei seguenti dati: 220 mila cure sono state erogate nei primi otto mesi del 2019: sono stati 17.500 i pazienti che hanno frequentato le aree curative nel 2018 e 11 mila quelli che si sono rivolti alle cure dal 1° gennaio al 31 agosto 2019.

Per quanto riguarda l’area benessere (piscine termali, wellness, beauty farm) nel 2018 si registrarono 100 mila ingressi, mentre nel 2019 (primi otto mesi) si era già arrivati a quota 70 mila. —



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