Terenzi rilancia: «No all’ospedale unico»
PORTOGRUARO. Dopo il risultato del primo turno, che giudica molto positivo, il circolo del Pd cittadino guidato da Roberto Zanin, che sicuramente tornerà in consiglio comunale, torna all'attacco.
«Siamo concentrati sul ballottaggio. La relazione con i cittadini, con le associazioni, con la struttura sociale della nostra comunità», spiega Zanin, «ha portato il Pd, al primo turno elettorale, ad essere il primo partito a Portogruaro. Un risultato importante che però va confermato e aumentato. Le liste della coalizione di centrosinistra si sono affermate come risultato di voti e di preferenze. Ora bisogna andare avanti. Bisogna vincere. Va superato soprattutto l'astensionismo, molto alto anche a Portogruaro. I cittadini hanno visto l'assurda frammentazione di liste, i continui scontri tra i candidati di centrodestra ed ora per il ballottaggio vedono apparentamenti strumentali e di incerta prospettiva politica, soprattutto per l’assenza di una base programmatica comune. È scorretto presentarsi agli elettori ogni giorno con un volto diverso. Non si può, come hanno fatto alcune liste, il giorno prima affermare a voce alta alcuni valori ed il giorno dopo cambiare completamente rotta. I cittadini avevano il diritto di sapere “prima” e con chiarezza quale effettivo progetto politico votavano. Le dissociazioni di alcuni esponenti, di liste che si sono “apparentate” a dir poco senza alcuna coerenza, non bastano».
Marco Terenzi ha annunciato come intende chiudere la sua campagna elettorale. Venerdì sera alle 21 in piazza della Repubblica ci saranno i sindaci dei territori: Andrea Cereser, primo cittadino di San Donà; e Furio Honsell, sindaco di Udine. «Noi continuiamo a ritenere che l'ospedale unico del Veneto orientale non sia una priorità», dice Marco Terenzi, «prima di tutto bisogna invece garantire ai cittadini la continuità assistenziale socio-sanitaria territoriale, una rete di prossimità territoriale avanzata. Bisogna investir su quello che c'è già. Il centrodestra attuale? Hanno l'occhio rivolto al passato». (r.p.)
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