Terapia intensiva, trecento metri in più
CHIOGGIA. Nuova Terapia intensiva per l’ospedale di Chioggia che aggiunge un tassello in più, dopo il raddoppio del Pronto soccorso, l’attracco acqueo e il nuovo blocco operatorio, all’area delle emergenze.
Per il taglio del nastro è arrivato ieri in città il presidente del Veneto Luca Zaia che ha confermato l’impegno della Regione nel potenziare e riqualificare un ospedale che fino al 2012 era un “cadavere eccellente”.
Già stanziati altri 7,2 milioni di euro per completare il maxi-intervento (da 22 milioni di euro) di ristrutturazione dell’ospedale. A novembre partirà il cantiere per l’ampliamento della Cardiologia e di Emodimanica.
La nuova Terapia Intensiva è stata realizzata in sei mesi, su 910 metri quadri (320 in più della precedente) ricavati nel primo piano del nuovo blocco emergenze, con un finanziamento regionale di 1.170.000 euro. Dispone di otto posti letto, uno per infetti e uno per isolati come previsto dalle schede ospedaliere, due ambulatori di terapia antalgica, studi medici, spogliatoi per medici e personale e farmacia.
«Il sostegno della Regione è stato decisivo», sottolinea il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «e siamo certi che continuerà perché non abbiamo ancora finito. La nostra area delle emergenze raggruppa in un unico blocco Pronto soccorso, attracco idroambulanza, Terapia intensiva e Cardiologia. Un modello che credo possa anche essere esportato perché non ne dispongono molti ospedali».
All’inaugurazione anche i tre sindaci di Chioggia, Cavarzere e Cona, molti consiglieri e ovviamente medici, infermieri e amministrativi dell’Asl 14.
Zaia è tornato a Chioggia undici mesi dopo l’inaugurazione del Pronto soccorso raddoppiato. «Abbiamo mantenuto la promessa», spiega il presidente della Regione, «nel 2012 ho trovato un ospedale che sembrava un cadavere eccellente, ho promesso che si sarebbe trasformato e nessuno ci credeva. Invece ora è sotto gli occhi di tutti. Dal Ben è uno dei cavalli migliori della mia scuderia e ha dimostrato sul campo il suo valore. Ma non finisce qui, abbiamo sul tavolo altri 7,2 milioni di euro per continuare nell’ammodernamento di questo ospedale che ha numeri importanti di attrattività a dimostrazione che i cittadini scelgono di curarsi qui».
Ovvio anche un passaggio sulla riforma delle Asl venete che da 21 passeranno a 9 (le sette province più il Veneto orientale e Bassano).
«Anche su questo abbiamo mantenuto ciò che avevamo promesso», spiega Zaia, «meno poltrone e più efficienza. Su questo Chioggia è capofila perché condivide il direttore generale con Venezia dal 2012, con ottimi risultati, per la città quindi non cambierà nulla. La sanità non è più analogica, non servono ospedali pieni di letti senza professionalità. Servono grandi centri, con robot chirurgici Da Vinci che noi abbiamo messo in dotazione di tutti gli ospedali provinciali, tecnologia, professionisti e tanta prevenzione».
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