Tentato suicidio, s’indaga sulla violenza

Jesolo, i carabinieri stanno verificando le accuse di moglie e cognata. Polemiche per gli applausi e gli incitamenti a gettarsi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO -INTERVENTO DEL SUEM SULL'UOMO A TERRA E CARICO IN AMBULANZA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO -INTERVENTO DEL SUEM SULL'UOMO A TERRA E CARICO IN AMBULANZA
JESOLO. È ancora ricoverato in condizioni così gravi da essere definite “critiche” all’ospedale di Mestre l’algerino 41enne S. H. che mercoledì mattina si è gettato da una palazzina di 10 metri in via Danimarca, vicino a piazza Milano, dopo la lite con la moglie e la cognata, entrambe italiane, le quali hanno denunciato violenze sessuali.


Una scena impressionante, ripresa dalle telecamere in diretta e soprattutto da centinaia di telefonini. Ma quel che è peggio sono state le incitazioni al suicidio dei passanti, le offese, addirittura gli applausi dopo che l’uomo, disperato e ubriaco,si è lanciato nel vuoto.


Gli sfoghi e lo scherno emersi sui social hanno dunque spinto il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, a chiedere una riflessione seria sul decadimento dei costumi e una censura di quei profili e siti che hanno davvero passato la misura.


I carabinieri in questi giorni stanno indagando e attendendo le risultanze degli esami all’ospedale per le due donne, al fine di accertare la violenza sessuale asserita che complicherebbe il quadro indiziario dell’uomo dopo la tragica avventura vissuta in diretta da centinaia di persone assiepate attorno alla palazzina.


Lui è ricoverato in rianimazione dopo un intervento alle gambe spezzate, il bacino in frantumi. Ha riportato anche lo schiacciamento dei polmoni e un trauma cranico commotivo.


Visibilmente ubriaco, con in mano un coltello da cucina e un paio di forbici, poi sequestrate, è uscito dal lucernaio che dà sul tetto a spiovente, una volta barricatosi in casa, e si è infine lanciato dalla sommità dopo circa 3 ore di proteste confuse, lancio di bottiglie e tegole, per evitare l’eventuale arresto che i carabinieri avrebbero eseguito a seguito della lite violenta con le due donne. Tra i motivi del litigio anche questioni di denaro. Le prossime 24 ore saranno determinanti per le sorti dell’uomo che, se rispondesse positivamente alle prime cure, potrebbe essere sottoposto a una serie di interventi chirurgici per ridurre le gravissime lesioni subite all’impatto con il suolo.


I carabinieri hanno sequestrato degli indumenti strappati e anche dei lacci di scarpe che, secondo il racconto delle donne, sarebbero stati utilizzati per tenerle ferme e inermi davanti ai suoi propositi. Ma fondamentali, per eventuali conferme e sviluppi giudiziari, potranno essere solo gli esami effettuati presso i laboratori analisi dell’Usl 4 alle due donne italiane per capire se sia stata realmente consumata una violenza sessuale ai loro danni, se ci fossero segni di violenza o altri particolari che facciano risalire alle molestie. Moglie e cognata sono ancora ricoverate per le lesioni subite e lo choc, ospitate presso una struttura dell’Usl 4 riservata a donne vittime di violenze.


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