Tentato omicidio, oggi si decide sulla perizia
MOGLIANO. Sarà stabilita oggi la data in cui la mamma quarantenne, accusata di tentato omicidio aggravato, sarà interrogata in sede di incidente probatorio per stabilire la sua imputabilità al momento del fatto e la sua eventuale capacità di stare nel processo.
«Voglio riabbracciare mia figlia», ha invece continuato a ripetere, ancora ieri dalla casa del padre dove si trova agli arresti domiciliari e dove sta continuando la sua terapia.
È stato proprio a causa di quanto emerso dall’interrogatorio e dalle “voci” che la donna ha detto di aver sentito e che l’avrebbero indotta a lanciare la figlia dal balcone, il sostituto procuratore Zampicinini aveva chiesto, durante l’udienza di convalida al giudice delle indagini preliminari Zulian, l’incidente probatorio per conoscere le condizioni psichiche della donna, apparsa, durante l’interrogatorio terminato nella notte tra domenica e lunedì, in stato di shock e prostrazione profonda.
L’episodio, che ha fatto scattare le manette ai polsi della quarantenne moglianese, è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica. Mancavano pochi minuti alle 13 quando dal terrazzo di un appartamento al secondo piano di una palazzina di Mogliano è precipitata una bambina di neanche tre anni.
Un volo di sei metri con fortunoso “atterraggio” sul prato del condominio, che ha attutito la violenza dell’impatto al suolo. Nonostante il volo, la bambina è rimasta cosciente per tutto il tempo.
Ad accorrere sul prato e a soccorrerla per primo è stato un vicino di casa che aveva visto la sagoma della bimba precipitare senza però realizzare che si trattasse della piccola.
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