Tensione in municipio dopo il blitz dei carabinieri

Gelo nel palazzo, la nuova visita dei carabinieri è stata molto discreta, ma non è certo passata inosservata. Un blitz legato al caso di Luciano Maritan e all’assunzione per un periodo di tempo del pregiudicato, nipote del boss Silvano, quale sorvegliante dei parchi, incarico per il quale ha percepito 5 mila euro. Per il momento nessuno si è pronunciato.
Non il sindaco, Andrea Cereser, e neppure il vice, Oliviero Leo, che hanno preferito mantenere la consegna del silenzio essendoci indagini in corso e persone coinvolte tra amministratori e dirigenti della precedente amministrazione che già sono stati sentiti dai giudici. Il ritorno dei carabinieri in ogni caso è stato percepito come un elemento che aggrava ulteriormente la situazione nell’amministrazione, seppure per fatti che sono accaduti prima del nuovo corso di Andrea Cereser. La paura è che nel calderone delle indagini su Maritan, per il quale sono state adombrate preferenze e privilegi, finiscano anche altre assunzioni e concorsi avvenuti quando era in carica la precedente giunta. Le numerose denunce presentate dall’ex caposervizio della polizia amministrativa, Marco Pasetto, ora licenziato, potrebbero dunque tornare d’attualità se la procura riterrà opportuno far luce su un determinato metodo che Pasetto aveva apertamente contestato, con tanto di lettere, segnalazioni dettagliate, addirittura previsioni di assunzioni ed esiti di concorsi.
Era una spina nel fianco del Comune e alla fine è stato più volte sospeso e licenziato definitivamente, anche se, verso maggio, l’ennesimo ricorso potrebbe riportarlo al suo posto. I carabinieri, come la Procura, hanno mantenuto il massimo riserbo sulle delicatissime indagini che interessano l’ex sindaco Francesca Zaccariotto, ora presidente della Provincia.
I dipendenti comunali iniziano ad avvertire la tensione, mentre in città ogni episodio che riguarda la famiglia Maritan esercita sempre il suo fascino, suscitando molta curiosità. Rispettato e temuto in pubblico, Luciano Maritan era stato molto avversato in privato da chi riteneva avesse avuto un lasciapassare speciale da parte del Comune. Il suo breve incarico aveva diviso la città e qualcuno aveva presentato esposti. I carabinieri hanno esaminato anche le sue lettere dal carcere, nelle quali specifica di non aver avuto trattamenti di favore, ma solo un aiuto per il suo stato d’indigenza, disoccupato e con una figlia da mantenere.
Giovanni Cagnassi
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