Telecamere mobili per riprendere i “furbetti” dei rifiuti

Chioggia. L’idea lanciata in Consiglio dall’assessore Stecco «La raccolta dei sacchi abbandonati viene pagata da tutti»

CHIOGGIA. Telecamere mobili per immortalare chi abbandona rifiuti nel territorio. L’ipotesi è al vaglio dell’amministrazione comunale e di Veritas come possibile deterrente per prevenire il malcostume sempre più diffuso di abbandonare sacchi di immondizia lungo le strade, sugli argini e sui campi.

Gesti nocivi per l’ambiente, per il decoro ma anche per le tasche dei chioggiotti perché aumentano i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’ipotesi è stata accennata dall’assessore alle società partecipate Daniele Stecco nell’ultimo Consiglio comunale, mentre si discuteva del possibile aumento della tassa rifiuti (Tari) per il 2019 e 2020 a causa dei costi post mortem della discarica di Ca’ Rossa.

«Noi stiamo lavorando per incentivare sempre di più la raccolta differenziata», spiega l’assessore Stecco, «stiamo cercando di chiudere un accordo con gli imprenditori che hanno smesso di pagare la Tia prima e la Tari dopo per abbassare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Sul fronte ambientale pesa però anche l’abbandono dei rifiuti, lasciati a terra delle oasi ecologiche, ma anche scaricati sui campi delle frazioni o lungo le piazzole del ponte translagunare».

Il fenomeno è stato denunciato più volte dalle associazioni ambientaliste che organizzano spesso anche giornate di pulizia straordinaria degli argini e della laguna.

Ci sono poi gli abbandoni nelle aree incolte, soprattutto nelle frazioni. Il comitato Brenta Sicuro segnala periodicamente all’ufficio Ecologia del Comune la presenza di grandi discariche.

Le scoperte più recenti riguardano gli argini del Bacchiglione, sulla riva sinistra in prossimità di Ca’ Bianca, con due punti di accumulo in cui si notavano lastre di amianto, sanitari e materiali da cantiere, e un’altra vicino a Brondolo con cassette in polietilene.

Recentissimo anche il recupero di decine di sacchi di rifiuti sul ponte translagunare con conseguente denuncia ai carabinieri e individuazione del responsabile, un ristoratore della provincia di Treviso. «Stiamo pensando all’utilizzo di telecamere mobili», sottolinea l’assessore Daniele Stecco, «ci permetterebbero di monitorare vari punti del territorio, spostandole periodicamente sfruttando l’effetto sorpresa. Sulla fattibilità dell’idea si stanno confrontando il comando della polizia locale e Veritas. Mi piacerebbe estendere la sorveglianza anche al ponte translagunare dove l’abbandono dei rifiuti configura anche un grave danno di immagine. In quel caso si dovrà ovviamente coinvolgere nel progetto anche Anas per le autorizzazioni».

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