Telecamere di Veritas contro i furbetti del sacchetto
VENEZIA. Esce da casa con il sacchetto dell’immondizia in mano. C’è la raccolta differenziata ma lui, l’ecofurbo di turno, se ne frega e si comporta da incivile: lascia il sacchetto dove gli pare, magari dove ce ne sono già altri, segno del passaggio di altri incivili come lui, e se ne va. Il nostro ecofurbo dovrà stare attento.
Veritas ha annunciato la rivoluzione: arrivano le telecamere mobili che gli operatori potranno spostare da un luogo all’altro, a seconda delle esigenze.
Gli occhi elettronici dunque saranno accesi e spenti a rotazione e varieranno di location. La sperimentazione partirà nei prossimi mesi sul modello di quanto già sperimentato altrove. A Treviso, ad esempio, il Consorzio Priula ha attivato da tempo una sorta di “fototrappole”, ovviamente nascoste, che si accendono quando viene percepito l’arrivo di una persona.
Grazie ai dispositivi installati nelle zone dove maggiore è l’abbandono di spazzatura, in pochi mesi sono stati beccati già 13 abusivi della raccolta differenziata, che sono stati sanzionati. E così farà Veritas, partendo proprio dalle aree dove è più in uso questa brutta abitudine e che per questo si sono trasformate in discariche abusive. Tra le più frequentate in centro storico, quella in Fondamenta della Tana a Castello. Al pari dell’autovelox, le immagini degli ecofurbi saranno utilizzate per multare i responsabili degli abbandoni. La foto sarà la prova senza appello dell’inciviltà dell’ecofurbo. Benvenuti nell’epoca del Grande Fratello, anche per l’immondizia. —
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