Telaio crolla addosso a tre operai

Maerne. L’incidente sul lavoro ieri mattina alla Pometon. Uno è rimasto ferito, illesi gli altri due
Di Alessandro Ragazzo

MAERNE. Poteva andare peggio. Invece per fortuna i tre operai coinvolti nell’incidente sul lavoro di ieri alla Pometon di via Circonvallazione a Maerne se la sono cavata con tanto spavento: uno ci ha rimesso una falange, un altro una lieve botta alla testa e il terzo praticamente illeso. Sono i dipendenti della ditta Lubel di Camponogara che al mattino erano impegnati all’interno della fabbrica metallurgica nel trasporto di un telaio d’acciaio di circa 25 quintali. Che all’improvviso è caduto, urtando i lavoratori. Di fatto stavano montando un impianto arrivato da poco tempo alla Pometon, utile a produrre delle polveri particolari. Sul posto sono intervenuti i medici del Suem e il personale dello Spisal dell’Asl 13 di Mirano.

L’episodio è avvenuto attorno alle 9. Da una prima ricostruzione, il trio era impegnato nello spostamento del soppalco di una decina di metri quadrati di superficie. Era appoggiato a quattro sostegni, quando è stato agganciato a una gru e assicurato con delle cinghie. Una di queste ha ceduto quando sono stati tolti i supporti, con il telaio che è caduto da alcuni centimetri da terra ed è finito addosso agli operai. Ad uno, C.M., 40 anni, di Mira, ha schiacciato il dito di una mano, a un altro ha toccato la testa e il terzo lo ha scaraventato a terra. Subito sono andati all’ospedale, ma mentre il 40enne è ricoverato al reparto di Ortopedia di Dolo con una falange in parte amputata e ne avrà al massimo per un mese, gli altri due stanno molto meglio: quello colpito alla nuca se la caverà in due o tre giorni, il terzo non ha alcun problema.

«Stavano smontando il telaio per rimontarlo laddove era previsto», spiega il delegato Rsu Cgil e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Virginio Castellaro, «e all’improvviso è caduto. Chi è rimasto coinvolto non è grave. Adesso si dovranno fare tutte le verifiche, capire se quel peso poteva essere sostenuto e se tutte le norme sono state rispettate». Compito che spetta ai tecnici dello Spisal, che sono rimasti alcune ore all’interno dell’azienda a due passi dalla stazione dei treni.

Il lavoro dentro alla Pometon, comunque, è proseguito senza intoppi e non ci sono state interruzioni all’attività. Sul posto è arrivato anche Giuseppe Minto, della Fiom Cgil: «Per fortuna tutto è andato bene, ma non si deve mai abbassare la guardia in materia d’infortuni. Ora vedremo l’esito delle indagini».

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