Teglio diventa Paese della poesia
TEGLIO. Chissà se una donna troverà lungo i muri di Teglio quelle parole che non ha mai avuto il coraggio di chiedere? O se un uomo distratto vi scorgerà all’improvviso i versi che una volta non ha avuto il coraggio di pronunciare?
Una sfida per Teglio, diventato ufficialmente il “Paese della poesia”. Lo ha stabilito la giunta, scrivendolo anche sui cartelli stradali d’accesso al paese e alla Cintello è indicata la nuova dicitura.
Non solo, sui muri sono comparsi i primi versi di poesie in italiano o in friulano, una lingua che a Teglio si è sempre parlata nella variante concordiese tipica di queste zone a cavallo tra il Veneto e il Friuli.
Tutto questo nasce dal fatto che a Teglio Veneto esiste da decenni un concorso nazionale di poesia. «Abbiamo voluto fare un salto di qualità», ha dichiarato ieri il sindaco della cittadina di confine, Andrea Tamai, «e dobbiamo dire che il modello Sarmede ci è servito molto. Anche da queste parti conosciamo la storia del paesino trevigiano, e allora ci siamo chiesti, perché non proporre all’attenzione generale Teglio come “Paese della poesia”? Ci hanno ispirato quelle fiabe. Ci piaceva l’idea di renderlo ufficiale. Approfittando degli ultimi acquisti per la nuova segnaletica abbiamo coniato la definizione più consona per far conoscere il paese».
Tutto nasce da un concorso di poesia. Nel 2018 il concorso nazionale “Premio Teglio Poesia”, già concorso “Barbazep”, è stato ospitato qui 17 volte. L’ultimo presidente della giuria era un grande poeta di Motta di Livenza, Fabio Franzin. E poi c’è stato in passato anche un altro evento, appunto “Teglio della Poesia”, che potrà essere riproposto.
Nata in maniera spontanea nel 1998 dalla collaborazione tra Comune e Biblioteca e con le associazioni presenti nel territorio, per offrire un prodotto di qualità che valorizzasse gli aspetti caratteristici del paese, la rassegna “Teglio della Poesia” si articolava durante un’intera giornata del mese di settembre ed ha cadenza biennale, alternandosi al Concorso Nazionale di Poesia “Barbazep” ora appunto “Premio Teglio Poesia”.
La prima edizione si svolse nel 1998. La seconda edizione, che si è svolta sabato 2 settembre 2000, ha raggruppato vari eventi: spettacoli teatrali e di animazione, concerti, interventi musicali e poetici a partire dalle ore 10 del mattino fino alle ore 23 della sera.
Lungo le vie del centro, appositamente chiuse al traffico, esponevano le proprie opere pittori, scultori, fotografi e artisti di ogni genere. Anche i commercianti del luogo partecipavano attivamente alla manifestazione, arricchendo la propria vetrina secondo il tema della giornata. Ecco perché Teglio ha maturato la consapevolezza di essere il paese della poesia, e quindi dei poeti. Modello di riferimento è il patriota, scrittore e poeta Ippolito Nievo, i cui versi sono stati impressi sulla facciata del municipio. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia