Teatro, spunta Lisa Davanzo
Cinquecento firme per intitolare il nuovo teatro a Lisa Davanzo. Ieri il nipote, Franco Davanzo, ha incontrato le varie associazioni impegnate, tra cui il gruppo di “Ziogando intea Strada” di Adriana Perissinotto, “El Solzariol” di don Giancarlo Ruffato, la scuola Schiavinato, diretta dalla preside Anna Maria Babbo, Raise Venete e il comitato per il premio Lisa Davanzo di Claudio Caldo, la parrocchia di Croce e altri.
La poetessa e scrittrice morta nel 2006 poco prima di compiere 90 anni, aveva scritto anche opere teatrali, una su tutte la celebrata “Fameja dei Finoti” e altre. Lisa Davanzo è una figura tutta da scoprire anche nelle scuole, per la sua capacità di raccontare la vita nelle campagne, la cultura contadina e le sue atmosfere suggestive. «Mia zia sarebbe stata felice di questa decisione», ha detto il nipote Franco che le è stato vicino per tanti anni, «avrebbe voluto una cerimonia semplice e sobria, perché era una donna umile, ma lo apprezzerebbe molto come noi stessi parenti che abbiamo un dolce ricordo di nostra zia».
Anche don Giancarlo ha ricordato l’importanza delle opere della Davanzo. «Pochi sanno che aveva scritto anche opere teatrali», ricorda il referente dell’associazione El Solzariol, che presto darà alle stampe un vocabolario del dialetto sandonatese, «lei teneva molto a valorizzare la cultura contadina, il suo dialetto. La sua opera era protesa alla ricerca di dare una base culturale e una speranza ottimistica a quel mondo fondato sulla estrema concretezza del vivere quotidiano».
Il Comune valuterà le varie proposte pervenute. Tra queste compare anche il nome di “Nuovo Teatro Astra” o anche Teatro Verdi come era in origine prima che fosse abbattuto dai bombardamenti nella seconda guerra.
Giovanni Cagnassi
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