Taxi e noleggi, percorsi raddoppiati
Per andare da San Marcuola a Rialto il tempo di tragitto è triplicato. Da San Marco a Rialto quasi raddoppiato. Da Rialto all’aeroporto la percorrenza aumenta del 44%. Il divieto di passaggio «a vuoto» sotto il ponte di Rialto dalle 8 a mezzogiorno secondo le associazioni categoria dei motoscafisti, produce aumento dei tragitti. Dunque, dei consumi e dell’inquinamento, del moto ondoso e dei costi. Per risolvere poco in termini di sicurezza.
Non è soltanto una protesta quella messa in campo dai tassisti e noleggiatori, per una volta tutti insieme nel contestare i provvedimenti in materia di Mobilità acquea annunciati dal commissario Zappalorto. Sei ordinanze firmate in febbraio, poi modificate e in parte ritirate, adesso confluite sotto un «Testo unico» che sarà pubblicato a giorni. Limiti e divieti imposti a tutte le categorie e ai privati. Contestate da più parti. Come per il divieto alle barche a remi di «non residenti in centro storico» a entrare in Canal Grande, il divieto alle barche da diporto fino a mezzogiorno, nuove regole per taxi e trasporto merci.
Le cooperative taxi annunciano adesso lo stato di agitazione. «Abbiamo chiesto più volte di incontrare il commissario, non ci ha mai risposto», dice il portavoce Silvio Dal Zennaro. La categoria non nega la necessità di ridurre traffico e passaggi sotto il ponte di Rialto. «Ma questo sistema non risolve nulla», attacca Michael Soldà, presidente della Venice Water Taxi, «ci costringono ad aumentare le percorrenze per rientrare al nostro stazio. Assurdo. E non si affronta il vero nodo della sicurezza: la concentrazione di vaporetti nelle aree più delicate». «Il pericolo a Rialto», dice per tutti Valter Cici del Consorzio motoscafi, «è dato dall’attraversamento dei vaporetti che vengono dalla Stazione per approdare al pontile della Cerva. Basterebbe lasciare lì al massimo solo la linea 1 diretta a piazzale Roma e spostare la 2 di là del ponte. In questi giorni infatti non ci sono problemi».
Lo studio sui tempi di percorrenza, unito a una petizione e richiesta di incontro, è firmato da Consorzio motoscafi Venezia, Vwt, cooperativa Serenissima taxi, Consorzio Venezia taxi, Legacoop, Venezia Turismo, Ascom, Veneziana Motoscafi, Concooperative. Le tabelle allegate illustrano, cronometro e limiti di velocità alla mano, cosa succederà rispettando il divieto di passaggio «a vuoto». Dall’aeroporto a Rialto (Riva del Ferro) la percorrenza di oggi, rispettando i limiti è di 49 minuti e 44 secondi per coprire circa otto chilometri. Per tornare a Rialto il taxi «vuoto» dovrà invece girare per Rio Nuovo. Aumentando così il tragitto di 21 minuti e 36 secondi, cioè del 44%. Aumento più considerevole nel tratto Rialto-San Marcuola. Si passa qui da 7 a 23 minuti, con un incremento di 16 per fare il giro (il 200 per cento). Da San Marco Todaro a Rialto mercato infine un incremento di 13 minuti, circa il 71%.
«Chiediamo un piano del traffico serio», dicono o i firmatari, «che riduca i passaggi in modo logico, creando magari una piattaforma coordinata per evitare i viaggi a vuoto. In questo modo si aumenta solo la confusione. E si intasano i rii minori, costringendo tutti a passare di là. Il commissario ci ascolti».
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