Taxi acquei, polemica con Save
Niente stazione taxi all’aeroporto. Il Comune la chiede da un anno, ma il presidente della Save Enrico Marchi ha risposto picche, sostenendo che «non ve n’é alcuna necessità» e che si tratta di decisione unilaterale su cui Save si riserva di decidere». E in questi giorni anche l’ultimo pontile utilizzabile dai motoscafi provenienti da Venezia è stato chiuso. Possono sbarcare a Tessera soltanto le cooperative subconcessionarie da Save, a sua volta concessionaria dell’aeroporto e dei terreni adiacenti, che dunque ha affermato la aua piena giurisdizione sul territorio aeroportuale. «Una situazione vergognosa», sbotta l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, «in tutti gli aeroporti d’Italia c’è una stazione taxi, qui invece la Save ha il monopolio. Protesteremo in tutte le sedi». Ma la protesta finora non ha ottenuto molto. Il Comune ha anche scritto all’Enac, e decisa la rimozione dei cartelli con su scritto «Stazione taxi». «Si dava luogo a equivoci e a possibile pubblicità ingannevole», scrive il dirigente Franco Fiorin. In sostanza, sotto il cartello taxi approdano motoscafi che hanno la licenza di taxi ma applicano la tariffa del noleggio. Una libera contrattazione – con cifre che arrivano fino a 130-150 euro da Tessera a Venezia – che non tiene conto delle tariffe taxi decise dal Comune, con tassametro o per tratte.
Una situazione di caos che peggiora in questa stagione di grandi arrivi turistici. Polemiche e scintille tra gli operatori, che si contendono i lavori e a volte per far presto non rispettano nemmeno i limiti di velocità esistenti.
L’avvocato e consigliere comunale del Pd Jacopo Molina ha inviato intanto una diffida al Comune e all’Enac per conto di alcuni suoi assistiti. Il Consorzio Lepanto, presieduto da Andrea Marconi, denuncia l’impossibilità di svolgere il servizio di taxi e noleggio per cui ha ottenuto la licenza comunale, ma anche il semplice imbarco-sbarco dei passeggeri all’aeroporto. «Una situazione anomala che va sanata al più presto», scrive il legale, «in caso contrario saranno ritenuti responsabili dei danni la Save ma anche l’Enac e il Comune».(a.v.)
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