Taxi abusivo, nuovo sequestro dei vigili

Non aveva l’autorizzazione per esercitare in Canal Grande. Il motoscafo è stato fermato

Sequestrato il motoscafo di un tassista abusivo che esercitava senza averne l’autorizzazione in Canal Grande. Gli agenti della polizia municipale nei giorni scorsi, dopo multe su multe, hanno sequestrato il mezzo utilizzato da un tassista che esponeva la scritta “città metropolitana”, pur avendo la licenza di esercitare solo a Mira. Evidentemente, invece, ci provava come altri, visto che la partita di lavoro, nel canal Grande, è decisamente più fruttuosa, ma anche regolata e regimentata da una normativa che va rispettata in ogni sua parte. Multa, dunque, e sequestro finalizzato alla confisca del mezzo. Proprio nei giorni scorsi i tassisti hanno protestato contro gli abusivi in Canal Grande che fanno spola tra le vetrerie e gli alberghi, specialmente in alta stagione. Il comandante dei vigili di Venezia, Marco Agostini, conferma il sequestro effettuato dai suoi agenti. La polizia controlla e cerca di far rispettare le regole necessarie per fare trasporto acqueo in laguna. Il tassista in questione ha sul groppone decine di multe per centinaia di migliaia di euro, si è rivolto più volte alla magistratura perdendo i ricorsi, ed è stato anche segnalato per stalking dalla stessa municipale.

Sono almeno 6-7 gli abusivi nel mirino dei vigili del comando, che provengono da diversi comuni della città metropolitana: Quarto d’Altino, Mira, Caorle e da alcuni comuni bagnati dal Sile della provincia di Treviso. «Siamo stanchi degli abusivi che lavorano per vetrerie, alberghi, ristoranti che finiscono con il fare il nostro lavoro, senza avere licenze e senza rispettare tutte le prescrizioni che noi invece da sostituti siamo chiamati a rispettare», avevano denunciato solo qualche giorno fa i tassisti del centro storico dipendenti delle cooperative che sostituiscono i colleghi con la licenza fissa. «Noi se viaggiamo senza un salvagente prendiamo mille euro di multa. Loro, invece, fanno quello che vogliono».

Sempre nei giorni scorsi, la Finanza ha reso noti i controlli effettuati sulla scorta del contrasto al moto ondoso in laguna. Sono 309 le imbarcazioni controllate dalle fiamme gialle, ben 109 le violazioni riscontrate da chi utilizza il mezzo acqueo nella laguna di Venezia, per muoversi e spostarsi nelle varie zone e che spesso e volentieri non rispetta la normativa, le regole, la velocità a cui andare, creando un moto ondoso pericoloso per l’ecosistema e per le altre imbarcazioni e i mezzi pubblici.

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