«Tav, più sicuro il tracciato in tunnel»
«Purtroppo chi vuole potenziare il trasporto merci sul tracciato della linea storica Venezia-Trieste non si è ancora reso conto dei rischi che farà correre agli abitanti delle case situate vicino ai binari». A rilanciare la questione su quale debba essere il tracciato della futura linea Alta Velocità-Alta Capacità Venezia-Trieste è l’architetto Fernando De Simone.
Esperto in costruzioni sotterranee e referente per una delle maggiori società mondiali nella progettazione di tunnel, De Simone è conosciuto dai sindaci del Veneto Orientale per aver proposto qualche anno fa un proprio tracciato a ridosso dell’area litoranea, anche più a valle di quello di Italferr, ma da svilupparsi interamente in tunnel per azzerare gli impatti. Oggi la maggioranza dei Comuni è indirizzata, invece, sull’ipotesi del potenziamento e quadruplicamento della linea attuale. Ma per De Simone si tratta di una scelta pericolosa, come ha evidenziato anche il deragliamento di un vagone cisterna carico di gasolio avvenuto qualche giorno fa a Marghera. «Cosa sarebbe accaduto se il deragliamento fosse avvenuto lungo il tracciato che attraversa San Donà, Portogruaro, Cervignano o Monfalcone?», domanda De Simone, «chi vuole il potenziamento della linea storica Venezia-Trieste anche per il trasporto merci, oppure il quadruplicamento dei binari, ha eseguito l’analisi dei rischi? Non è più sicuro il nostro tracciato in tunnel, lontano dai centri abitati?».
L’architetto De Simone, dunque, rilancia ai sindaci la discussione sull’ipotesi di tracciato in tunnel, «che», spiega, «si autofinanzia trasportando 30 mila veicoli pesanti al giorno, costa meno (circa cinque miliardi di euro) e può essere ultimata in quattro anni». «La nostra infrastruttura contribuirebbe a ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico e acustico delle zone limitrofe» conclude De Simone, sottolineando che il trasporto dei camion su treno via tunnel renderebbe anche inutile dove continuare a costruire la terza corsia dell’A4, che per l’architetto contribuirà ad aumentare la congestione del traffico automobilistico.
Giovanni Monforte
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