Tasse più leggere con lo “Student Act” per i cafoscarini

Circa 1,2 milioni in meno per l’ateneo in virtù della riforma che premia maggiormente gli studenti “poveri” e meritevoli

Tasse più “leggere”, almeno in parte, per gli studenti di Ca’ Foscari dal prossimo anno accademico 2017-2018 con l’applicazione dello “Student Act” voluto ancora dal Governo Renzi che prevede una serie di interventi, investimenti e aiuti fiscali per gli studenti delle università italiane per favorire anche l’accesso al diritto allo studio.

L’università guidata dal professor Michele Bugliesi in uno degli ultimi consigli di amministrazione ha anche valutato gli effetti economici sul bilancio di Ca’ Foscari dei minori introiti dalla contribuzione universitaria derivanti appunto dall’applicazione dello “Student Act”, stimati in circa un milione e 200mila euro.

In particolare per gli studenti con un indice Isee (l’indicatore della situazione economica) inferiore a 13mila euro il mancato introito è stimato in 250mila euro e altri 350mila per le tasse degli studenti con un Isee fino a 30mila euro.

Ma l’introduzione di requisiti di merito meno stringenti con lo “Student Act” amplierà la platea degli studenti cafoscarini - circa 8100 - che potrebbero così presentare un Isee nei limiti fissati per la detassazione.

Per questo altri 530mila euro - secondo i calcoli di Ca’ Foscari - dovrebbero essere incassati in meno dalle tasse studentesche.

A questi andranno poi aggiunti circa 75mila euro di altre minori entrate dovuto ad un’anomalia che comporterà l’applicazione dello “Student Act”.

Il fatto, cioè, che una fascia di studenti che hanno un indice Isee compreso tra i 25.500 e i 30 mila euro - che con le nuove norme dovrebbero pagare un massimo del 7 per cento su questa base per le tasse studentesche - si troverebbero a pagare un importo di contributi più alti rispetto al regime attuale (pur richiedendo una soglia di merito più alta).

Un’anomalia che andrebbe in direzione opposta allo spirito della nuova legge di agevolare gli studenti più meritevoli che abbiano un reddito più basso.

Per questo Ca’ Foscari abbasserà la percentuale al 6 per cento, rinunciando così a circa 75mila euro di introiti.

In totale perciò fanno appunto circa un milione e 200 mila euro di minori entrate, che Ca’ Foscari dovrebbe percepire con il nuovo anno accademico dalla tassazione studentesca per effetto appunto dello “Student Act”.

La riforma prevede anche che siano aumentati i fondi statali di dotazione alle università per fare fronte ai minori introiti provocati dallo “Student Act”, ma intanto Ca’ Foscari studia le sue contromisure. Già lo scorso anno l’ateneo veneziano ha aumentato le tasse universitarie per gli studenti fuori corso e da questa voce si stima di ricavare circa 600mila euro annui in più per compensare almeno in parte la riduzione.

Altri 160mila euro saranno recuperati dal venir meno dell’incentivo di velocità degli studi, visto che già si amplia con lo “Student Act” la platea degli studenti che potranno usufruire di agevolazioni sul pagamento di tasse e contributi. Sono inoltre previste anche altre misure compensative, ma il saldo complessivo sarà certamente positivo per la maggioranza degli studenti cafoscarini sul piano del pagamento delle tasse.(e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia