Tassa di soggiorno, stangata a Bibione

Aumenti di quasi un euro nelle negli alberghi, ritocchi pesanti anche per le altre strutture. La protesta degli operatori
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - LA SPIAGGIA INVASA DAI BAGNANTI
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - LA SPIAGGIA INVASA DAI BAGNANTI

BIBIONE. Aumenti fino a un euro in quasi tutte le categorie alberghiere, e fino a 85 centesimi in media negli appartamenti e nei villaggi turistici. Sono questi alcuni ritocchi al rialzo sulla tassa di soggiorno proposti nella commissione mista della scorsa settimana dall’amministrazione comunale di San Michele Bibione, che sta attendendo la risposta delle categorie in merito. Gli albergatori entro il 29 gennaio decideranno se accettare o meno le indicazioni, e comunque alla convocazione della commissione mista successiva, il 31 gennaio, presenteranno una controproposta. Più che aria di guerra, il clima è da tregua armata a Bibione, visto che gli albergatori non vogliono cedere al Comune su tutta la linea.

Entro febbraio tuttavia dovrà essere adottata una decisione definitiva sulle modalità di modifica dell’imposta, per presentare in consiglio comunale, e mettere ai voti, il tariffario aggiornato. Non c’è più tempo: i gestori del settore ricettivo infatti devono stampare i depliant con i nuovi prezzi aggiornati per informare i turisti, le cui prenotazioni si raccolgono anche a gennaio. Esistono ancora alberghi a 1 stella a Bibione, che attualmente impongono 50 centesimi al giorno di tassa. Si passerebbe a 85. Quelli a 2 stelle farebbero pagare 1 euro rispetto ai 60 centesimi attuali, mentre per i 3 stelle, che sono la maggior parte, il turista che da 70 centesimi, in estate pagherebbe 1,20 euro. Per i 4 stelle i clienti pagherebbero 1,70 conto 1 euro attuale e i 5 stelle invece imporrebbero un’imposta di 1, 90 euro anziché 1 euro.

Per gli alloggi turistici, chi pernotta in queste strutture sborsa già 50 centesimi di tassa di soggiorno; nel 2018 passa a 85. Stesso discorso per tutti i tipi di bed and breakfast. Negli agriturismi i clienti vanno da 30 a 50 centesimi. Campeggi, villaggi turistici e resort, in base al numero di stelle, 70 o 85 centesimi. Nei prospetti che sono stati consegnati dall’amministrazione comunale nella commissione mista, ce n’è uno davvero interessante che fa la comparazione tra le tariffe di Bibione e quelle di Jesolo e Caorle. Considerando che la maggior parte dei turisti frequenta gli alberghi ai 3 stelle si scoprirebbe che delle tre spiagge è Caorle la località che farebbe pagare di meno: 1 euro contro 1,20 di Bibione 1, 50 di Jesolo. A Caorle la tassa di soggiorno è già stata ritoccata e i depliant sono in stampa. A Bibione si aspetta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia