Tassa di soggiorno pronto l’aumento
JESOLO. Tassa di soggiorno, ultima chiamata per l'amministrazione comunale di Jesolo. La calendarizzazione della giunta prevede la decisione finale per la prossima settimana, quando l'assessore al turismo, Daniela Donadello, annuncerà solennemente la decisione assunta dalla maggioranza. Ma il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, mette le mani avanti: «Un ritocco ci sarà».
La decisione di aumentare le tariffe sembra, dunque, irrinunciabile a meno che non si voglia allargare il periodo di applicazione, altra ipotesi presa in considerazione. Si parla di 20 o 30 centesimi in più al giorno sulle tariffe dello scorso anno che partivano con quella più alta, degli hotel a quattro stelle, fissata a un euro. Si andava precisamente da un massimo di un euro a un minimo di 30 centesimi a seconda della struttura ricettiva e delle stelle degli alberghi. Un euro per i quattro stelle, 90 cent i tre stelle, 80 cent i due stelle e 50 centesimi per quelli a una stella. Per gli affittacamere si scende a 30 cent, lo stesso per bed&breakfast e agriturismi, mentre i camping vanno da 50 a 20 cent.
Quest’anno, inoltre, sarà aperto il primo cinque stelle della città, l'hotel Almar della famiglia Boccato, che apre in via Levantina verso piazza Torino, vicino all'ospedale, pronto per maggio e inaugurato il 12 giugno con grande festa. Sarà il primo, e per il momento unico, cinque stelle della località balneare e potrebbe avere una tassa di soggiorno attorno a 1 euro e 40 o 50 centesimi. L’ipotesi di lavoro è che la tassa venga, applicata, però non da maggio, come si era ventilato nelle settimane scorse, ma da giugno, con il ritocco al rialzo, e fino a settembre, mantenendo le stesse esenzioni dello scorso anno.
L’Aja, con il presidente Massimiliano Schiavon, ha già espresso il suo disappunto. Resta il fatto che la scorsa estate sono venuti a mancare circa 300 mila euro rispetto al computo fatto quale proiezione iniziale nell'arco dei mesi estivi dell'applicazione. Un 600 mila euro in luogo del milione e 900 mila previsti. Un “buco” non da poco. L'Aja e Schiavon hanno già detto che, se aumento ci sarà, le manifestazioni e gli eventi da finanziare con la tassa di soggiorno dovranno essere stabiliti con largo anticipo e con precisione.
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia