Tassa di soggiorno l’Aja: «Paghino tutti e senza esenzioni»

Jesolo. Gli albergatori riuniti contro gli aumenti e l’evasione Chiesto al Comune un preciso programma degli impieghi
JESOLO. Tassa di soggiorno: no agli aumenti e devono pagarla tutti non solo le solite categorie. Così gli albergatori dell’Aja hanno ieri proposta di farla pagare tutto l’anno. Prima un “ritocco” alle tariffe, quindi l’allungamento del periodo di applicazione dell’imposta portandolo da 5 a 12 mesi. E l’applicazione dell’imposta senza alcun limite temporale, attualmente di 7 giorni. Infine hanno proposto di togliere l’abbassamento della fascia di esenzione dei minori. Sono le richieste avanzate dall’Associazione Jesolana Albergatori al Comune dopo la proposta di aumento dell’imposta di soggiorno che ha dato uno scossone alla categoria in tutta la costa veneziana.


Le richieste sono emerse e subito state approvate nel corso dell’assemblea straordinaria dei soci che si è tenuta ieri al lido nella sede di piazza Brescia. L’assemblea ha decretato la netta contrarietà della categoria a questo tipo di tassazione, e di conseguenza al suo aumento previsto già per il 2018. «L’assemblea mi ha dato contestuale e imperativo mandato», spiega il presidente Alessandro Rizzante, «di evidenziare l’esigenza di rimodulare le tariffe del comparto extra alberghiero nel rispetto della norma».


Fondamentale anche l’ impegno contro l’evasione che, come ha sempre sostenuto Aja, aiuterebbe a recuperare ulteriori risorse senza pensare sempre e soltanto ad aumentare l’imposta. Perché ci sono categorie che non versano o eludono l’imposta. Aja inoltre ha voluto dire la sua a proposito della destinazione delle risorse incassate dal Comune con l’imposta di soggiorno. Non vuole ad esempio che si coprano, con gli introiti, i costi per le utenze idriche in spiaggia (docce e bagni) utilizzate quasi esclusivamente da avventori non alloggiati.


Gli stessi ospiti che, soprattutto nei fine settimana, stazionano sul fronte della battigia con asciugamani e ombrelloni e, all’ora di pranzo, anche con sedie e tavolini.


«Tra gli interventi da sostenere», aggiunge Rizzante, «non va tralasciata una percentuale da destinare, in via cautelativa, a eventuali azioni emergenziali di ripascimento dell’arenile al fine di garantire gli operatori delle aree interessante. Percentuale che se, come tutti auspichiamo, non dovesse rendersi necessaria potrà essere destinata ad altre esigenze e, in primo luogo, al Consorzio JesoloVenice, per una più marcata azione di promo-commercializzazione». L’associazione invoca un dettagliato cronoprogramma degli interventi che verranno finanziati con il gettito dell’imposta di soggiorno: «La rimodulazione dell’imposta risulterebbe più facilmente giustificabile nei confronti dei clienti», conclude Rizzante, «se potessimo disporre di un dettagliato cronoprogramma degli interventi».


Così si chiude la missiva inviata al sindaco Valerio Zoggia e alla sua giunta, con la richiesta di convocazione di non meno di tre riunioni annuali del “Tavolo Tecnico”, previsto dal regolamento della stessa imposta di soggiorno.


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