Tasi, stangata da 34 milioni si paga entro lunedì 21

Code agli uffici Tributi e ai centri Caf: il 15% dei veneziani non conosce la tassa Corradi (Ascom): «Come al solito è tutto complicato, penalizzati i pensionati»
Di Mitia Chiarin

Ultima settimana utile per i conteggi e il pagamento della Tasi, la nuova tariffa sui servizi indivisibili (come l’illuminazione pubblica), che ingloba in parte anche l'Imu sulla prima casa che era stata abolita e che nel Comune di Venezia si deve pagare entro il 21 luglio. Lunedì prossimo la scadenza interessa chi intende pagare in soluzione unica oppure verserà un acconto mentre il saldo dovrà essere versato entro il 16 dicembre prossimo. Da conteggi dell’ufficio di Tesoreria del Comune di Venezia l’operazione Tasi nel capoluogo pesa sulle tasche dei veneziani per 34 milioni di euro, di cui 21 milioni equivalgono a quanto lo Stato ha restituito nel 2012 all’ente per la vecchia Imu sulla prima casa.

L’appuntamento con il pagamento non avviene in un clima semplice.

Ieri all’ufficio Tributi del Comune, a Venezia, in settanta persone si sono messe in coda per avere informazioni e un aiuto per i conteggi, per la difficoltà a districarsi tra aliquote ed esenzioni. Numeri più alti da giorni a Mestre dove invece all’ufficio Tributi di via Trentin si conta una media di settanta, ottanta utenti ogni giorno di apertura degli sportelli. Ieri erano almeno un’ottantina e questa settimana rischia di vedere un aumento di richieste agli uffici informazione del Comune e ai Caf abilitati perché c’è chi ancora non sa di dover pagare.

«Da un nostro sondaggio interno, svolto in tre giorni tra i nostri utenti, stimiamo che almeno un quindici per cento di contribuenti non sappia di dover pagare entro il 21 luglio. E questo per la confusione che ha visto Comuni diversi scegliere momenti diversi per i pagamenti. Comunque stiamo facendo fronte alle richieste», ricorda Mauro Bonato di Unionservizi che gestisce il Caf della Cisl.

Nel Veneziano, infatti, ci sono Comuni che hanno legato il pagamento della Tasi alla scadenza del versamento del 730 a giugno. Altri hanno invece rinviato ad ottobre.

Venezia, con un atto dell’ex giunta Orsoni, aveva posticipato il pagamento di giugno alla metà di luglio con l’intento di non creare confusione tra i contribuenti ma a gettare molti nel caos ci ha pensato la situazione nazionale, decisamente frastagliata.

«Come al solito invece di rendere semplice, comprensibile e tutt’altro che difficile il momento dei pagamenti fiscali, in Italia è il caos e noi abbiamo avuto segnalazioni di tante difficoltà: da quelle di moltissimi pensionati a quelle di chi vive in affitto e spesso manco sa che deve pagare», ricorda Dario Corradi, direttore dell’Ascom Confcommercio di Mestre. Gli inquilini, chiamati a versare il 10 per cento dell’importo lordo della Tasi, mentre il 90 per cento spetta al padrone di casa, sono al momento quelli con le maggiori difficoltà. «I padroni di casa devono fornire la rendita catastale dell'appartamento e non si paga sul garage anche se compreso nel contratto di affitto. Poi è bene ricordare che gli inquilini non hanno diritto ad alcuna detrazione. Quelle per la abitazione principale e per i figli a carico spettano invece ai proprietari che abitano nell’alloggio», ricorda Cristian Rosteghin del Caf Acli di Venezia.

Per pagare la Tasi si deve utilizzare il modello F24 con versamenti che si possono effettuare in qualsiasi sportello bancario oppure alle Poste o attraverso i servizi bancari online. Un opuscolo informativo è stato preparato dal Comune di Venezia e si scarica dal sito www.comune.venezia.it.

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