Tasi, si paga subito in 16 Comuni Aliquote e detrazioni, è il caos

I consigli comunali avevano tempo fino a ieri per deliberare. A Caorle, Annone e Cona aliquota a zero La scadenza è il 16 giugno, ma Venezia slitta al 21 luglio. Per gli altri 28 rinvio a dopo settembre
Di Mitia Chiarin
POSSAMAI MESTRE: PIAZZA FERRETTO VISTA DALLA TORRE DI MESTRE..20/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE
POSSAMAI MESTRE: PIAZZA FERRETTO VISTA DALLA TORRE DI MESTRE..20/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE

Una situazione decisamente frammentata, tanta confusione e il rischio caos denunciato da commercialisti e Caf ma anche dalle associazioni dei consumatori a cui si rivolgono, preoccupati, pensionati e inquilini in affitto chiamati a pagare la loro parte di tassa senza manco aver per certo, il più delle volte, il valore catastale dell’immobile. In provincia di Venezia, su 44 Comuni, l’appuntamento con la Tasi è stato già deciso solo da 16 amministrazioni. Le altre attenderanno settembre, come deciso dal confronto tra governo Renzi e Anci, con pagamenti che potrebbero slittare da ottobre a dicembre.

Il pagamento della Tasi è fissato per il 16 giugno per quindici amministrazioni della nostra provincia. Ma alcune hanno fissato aliquote a zero.

Venezia ha invece deciso di far slittare il pagamento al 21 luglio. I Comuni avevano tempo entro ieri per deliberare nei consigli comunali, pubblicando le delibere entro il 31 maggio. Nella tabella che pubblichiamo (fornita dal Caf Unionservizi della Cisl) l’elenco dei Comuni che hanno scelto. Gli altri, ben più della metà, rinviano la scelta a settembre.

Tra i sedici Comuni che hanno varato una delibera sulla Tasi le differenze sono evidenti: Annone Veneto, Caorle e Cona hanno fissato a zero la aliquota per l’abitazione principale. Per Campolongo Maggiore, Camponogara, Cinto Caomaggiore, Eraclea, Portogruaro, Quarto d’Altino, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala, Stra e Venezia invece l’aliquota è stata fissata anche per le prime case. Per la prima casa si va dall’aliquota del 3,3 per mille di Venezia a quella del 2,3 per mille di San Donà, mentre Spinea, S. Maria di Sala, Campolongo e Quarto d’Altino si sono assestati al 2,5 e Eraclea al 2 per mille.

Per gli altri immobili, analoga situazione differenziata. Annone Veneto, Campolongo Maggiore, Camponogara, Caorle hanno previsto aliquote zero, come Cinto Caomaggiore, Cona, Portogruaro, San Donà. Dolo ha scelto di rinviare. Ad Eraclea fissato l’1 per mille per i fabbricati rurali. Cavallino Treporti fissa l’1 per mille ( solo per i fabbricati A10/C1/C3); Quarto d’Altino ha scelto l’1,6 per mille e l’1 per mille per le aree edificabili; Santa Maria di Sala l’1,1 per mille sugli altri immobili (escluse le aree edificabili). Spinea e Stra applicano l’1 per mille e Venezia, invece, il 3,3 per mille solo per le abitazioni a disposizione e locate a libero mercato. Dallo studio del commercialista noalese Alberto De Franceschi che sta monitorando le scelte dei Comuni viene fornita anche una prima mappa delle detrazioni e dei versamenti minimi da pagare: a Venezia previsti scaglioni di detrazioni sulla prima casa da 140 euro in giù con un versamento minimo di 12 euro. Per San Donà, detrazioni per chi ha figli (40 più 20) con un minimo di 4 euro da pagare. A Spinea non sono previste detrazioni e si paga dai 3 euro in sù. Trenta euro di detrazione a Santa Maria di Sala, 30 più 30 a figlio a Quarto d’Altino.

Capirci qualcosa da soli è francamente difficile. Studi dei commercialisti e Caf sono in sofferenza perché la pratica Tasi arriva in un momento dell’anno difficile: già c’è l’appuntamento con l’Imu e le dichiarazioni dei redditi, ora si aggiunge anche il calcolo, tutt’altro che semplice e facile della Tasi. Tutti con la scadenza del 16 giugno. A Venezia, invece, la scelta di slittare la Tasi al 21 luglio concede un mese di tempo in più, piccola e utile boccata d’ossigeno. Pagare la Tasi, lo ricordiamo, non significa affatto non pagare la Tasi. Le due gabelle, unite, formano la Iuc (imposta unica comunale) che non potrà per scelta del governo superare la soglia del 10,6 per mille. Per intenderci, a Venezia capoluogo la delibera prevede l’Imu all’8,1 per mille. Tra le amministrazioni che hanno scelto di rinviare a settembre la Tasi ci sono centri importanti come Mira, Mirano, Jesolo, Martellago, Marcon, Cavarzere, Dolo, Salzano, San Michele al Tagliamento.

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