Tasi, inquilini esentati dal pagamento
Tasi, a San Donà non ci sono scadenze a settembre nè a ottobre. Il Comune lo ha annunciato dopo alcuni dubbi espressi dai cittadini che avevano temuto oltretutto che anche gli inquilini dovessero pagarla. Una voce incontrollata dovuta a una errata informazione circolata nei giorni scorsi. «San Donà non è stata interessata dalla scadenza Tasi di settembre né lo sarà a quella di ottobre che riguardano altri comuni», rassicura il sindaco Andrea Cereser a fronte di numerose richieste sull’argomento, «San Donà infatti fa parte di quegli 832 Comuni italiani, appena il dieci per cento del totale, che hanno deliberato le aliquote dell’imposta in tempo, entro il maggio scorso, chiudendo rapidamente una partita fastidiosa per i cittadini senza obbligarli a tornare agli sportelli anche a settembre o a ottobre».
«La Tasi, inoltre, non si applica agli inquilini», sottolinea il sindaco a scanso di equivoci o errori, «ringrazio gli uffici che hanno saputo distinguere con molta precisione, a fronte di normative davvero incomprensibili, l’ambito di applicazione di Imu e Tasi, evitando sovrapposizioni tra le due imposte che avrebbero prodotto ulteriore confusione».
Resta quindi solo la seconda rata della Tasi che andrà quindi pagata, regolarmente, entro il 16 dicembre. Per quanto riguarda le politiche abitative, il Comune sta cercando di affrontare il problema casa. Affitti ormai troppo alti e fuori mercato non vengono neppure più pagati da inquilini che magari hanno perso il lavoro, senza contare che sono sestuplicati gli sfratti per morosità. Il Comune non ha a disposizione molte case popolari da assegnare, per le quali sono privilegiate le famiglie con bambini in situazione di estrema emergenza. (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia