Tasi, il Comune promette una campagna informativa
La prima rata della Tasi - la nuova imposta sui servizi indivisibili che ingloberà in parte anche l’Imu sulla prima casa che era stata abolita - si pagherà il 21 luglio. La Giunta comunale ha ufficializzato ieri la richiesta che era già venuta con un ordine del giorno approvato in Consiglio comunale di far slittare il pagamento dell’imposta, inizialmente previsto per il 16 giugno. Ma la confusione su calcolo e modalità di pagamento del tributo, che per il 10 per cento sarà anche a carico degli inquilini, è grande e per questo, come ha spiegato ieri il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato, il Comune varerà presto una cartellonistica informativa per i cittadini sul nuovo tributo e anche la pubblicazione di un pieghevole che conterà le informazioni principali per calcolo e pagamento.
Impossibile però raggiungere tutto gli inquilini - di cui il Comune non possiede attualmente un’anagrafe - e c’è perciò la consapevolezza che almeno nella prima fase il gettito potrà in parte risentirne.
Ca’ Farsetti non ha voluto far slittare la prima rata al 15 settembre, come accadrà obbligatoriamente per la maggior parte dei Comuni italiani che non sono riusciti a a far approvare in tempo il provvedimento - per i problemi di liquidità a cui andrebbe incontro non incassando l'imposta. Non cambierà nulla invece per l'Imu sui proprietari di seconde case, che andrà comunque versata entro il 16 giugno. I proprietari pagheranno il 90 per cento dell'imposta. La Tasi copre i costi di servizi indivisibili, come quelli cimiteriali, il verde pubblico, la sicurezza, la protezione civile e altri . La nuova imposta si applicherà anche ai proprietari di prime case, esenti dall'Imu, l'imposta comunale sugli immobili. Per la prima casa l'aliquota fissata sarà del 3,3 per mille: la somma del 2,5 previsto da Ca' Farsetti per l'imposta più lo 0,8 per mille aggiunto invece - come consente la legge - per finanziare una serie di detrazioni. Per i proprietari di seconde case, invece, l'importo complessivo di Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille - che era già l'aliquota massima fissata dal Comune per l'imposta municipale degli immobili - con l'aggiunta di un altro 0,8 per mille, per finanziare anche qui le detrazioni che l'Amministrazione vorrà prevedere. In tutto, perciò, l'11,4 per mille (composto di un 8,1 di Imu, un 2,5 di Tasi e appunto lo 0,8 per mille per la quota detrazioni). Va detto però, che per la quota della Tasi riferita alle seconde case e agli immobili commerciali, il 10 per cento di essa, e cioè lo 0,25 per cento, sarà a carico degli inquilini. Il gettito per l'Amministrazione sarà simile a quello dello scorso anno, con l'aggiunta della quota di trasferimenti che lo Stato non assicura più per l'esenzione dell'Imu prima casa. In tutto, circa 21 milioni di euro.
Enrico Tantucci
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia