Tarù, sei milioni di lavori anti-allagamenti

Progetto esecutivo del consorzio Acque Risorgive. Martedì assemblea con la cittadinanza a Zelarino
TRIVIGNANO 22.02.2004 VIA MOLINO MARCELLO ABITAZIONI ALLAGATE INTERVENTO PROTEZIONE CIVILE (C) Bertolin M. richiesto da DE POLO TRIVIGNANO VIA MOLINO MARCELLO ABITAZIONI ALLAGATE INTERVENTO PROTEZIONE CIVILE
TRIVIGNANO 22.02.2004 VIA MOLINO MARCELLO ABITAZIONI ALLAGATE INTERVENTO PROTEZIONE CIVILE (C) Bertolin M. richiesto da DE POLO TRIVIGNANO VIA MOLINO MARCELLO ABITAZIONI ALLAGATE INTERVENTO PROTEZIONE CIVILE

MESTRE. A più di 10 anni dall’alluvione di Mestre, datata 2007, il consorzio di bonifica Acque Risorgive si appresta a mandare in gara un corposo progetto da oltre 6 milioni di euro che ha l’obiettivo di ridurre il rischio allagamenti nella zona tra Tarù e Zelarino, l’ultimo lembo di campagna di Mestre. Un progetto che riguarda la ristrutturazione della rete di bonifica dei collettori Marignana, il deviatore Piovega di Peseggia, il bacino Pisani, il Marocchesa e Tarù che interessano tre amministrazioni comunali, quelle di Venezia, Mogliano Veneto e Scorzè.

L’intervento, atteso danni, come sottolinea Maurizio Meneghetti, consigliere del consorzio e residente a Chirignago intende dare una risposta «all’ultima zona del Comune dove finora non si è intervenuto, in attesa di reperire i fondi necessari, per risolvere l’emergenza allagamenti e si spera che nei prossimi mesi dopo l’avvio della gara si possa aprire anche i cantieri, da avviare entro la fine di quest’anno».

Per spiegare ai cittadini la portata del progetto del Consorzio è stata organizzata una assemblea pubblica che si tiene martedì 6 marzo, dalle 18 alle 20 presso la sala consiliare della Municipalità di Chirignago Zelarino alla presenza dell’ingegner Michele Caffini, direttore dell’area tecnica del consorzio di bonifica e del presidente municipale, Gianluca Trabucco. Uno degli interventi previsti dal progetto è la creazione di una vasta area di laminazione, di più di 5 ettari, che verrà realizzata sullo scolo Peseggiana nel Comune di Scorzè e che dovrebbe contribuire ad evitare gli allagamenti, con il maltempo, nelle zone di Tarù, via Gatta e via Marignana, tra Zelarino e il Terraglio. Il progetto ne prevede anche una seconda vasca di laminanzione, il by pass di un tratto tombinato della Peseggiana (in area urbana), la ricalibratura di un lungo tratto di questo canale a valle della confluenza con il Tarù e interventi sulla nuova inalveazione del Desedove sono previste opere di consolidamento delle sponde e la costruzione di una paratoia a monte dell’immissione sul fiume Dese. Il via libera al progetto arriva dopo che la giunta regionale del Veneto ha approvato lo stanziamento di più di 6 milioni di euro e dopo aver ricevuto il decreto della direzione regionale, i tecnici del consorzio di bonifica si sono messi al lavoro sul progetto esecutiva per arrivare «nel più breve tempo possibile alla consegna dei lavori». Come spiegano lo stesso consorzio, nella sua pagina web, il progetto si pone anche l’obiettivo di «ridurre l’apporto di nutrienti, come azoto e fosforo, nelle acque che sversano in laguna, contribuendo alla riqualificazione ambientale di tratti del sistema idrico tra i Comuni di Venezia, Scorzè e Mogliano, compresa l’area di Zero Brando, assecondando le necessità di sicurezza idraulica del territorio».


 

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