Tari, si paga in quattro rate e poi arriverà anche la Tasi
VENEZIA. Dalla Tares alla Tari, in attesa di Tasi e Iuc. Non è uno scioglilingua, ma, purtroppo, l’elenco delle nuove imposte locali su rifiuti e casa che si apprestano a calare sulle spalle dei contribuenti, nella più grande incertezza normativa e economica. Ieri in Commissione consiliare bilancio, l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin ha presentato l’affidamento in gestione a Veritas, della Tari, la nuova imposta sui rifiuti che prende il posto della Tares, ma solo limitatamente alla raccolta.
«Abbiamo deciso la rateizzazione dell’imposta in quattro rate - ha spiegato Bettin - e stabilito che la prima sarà calcolata per ogni cittadino sulla base della quota proporzionale della Tares dello scorso anno, in attesa di fare i calcoli definitivi. Dovremo perciò quanto prima applicare il nuovo regolamento sull’imposta dei rifiuti - il terzo in quattro anni, non per colpa nostra, ma di una normativa che è cambiata continuamente - e all’interno di essa prenderemo in esame anche possibili sgravi per la terraferma, considerando che il grosso dei rifiuti è prodotto dal centro storico, per colpa dei turisti. Applicheremo anche un aumento dell’1,2 per cento dell’imposta che è legato esclusivamente all’adeguamento Istat. Certo è che la confusione è grande, anche perché dal Governo non sono ancora arrivate le circolari interpretative delle nuove imposte».
Dal primo gennaio 2014 è infatti ufficialmente entrata in vigore anche la Iuc, la nuova Imposta unica comunale che accorpa Imu, Tari e Tasi. La Tasi è la nuova tassa sui servizi indivisibili, che prima era accorpata a quella dei rifiuti nella Tares. Ora invece i due tributi saranno appunto suddivisi in imposte diverse: appunto la Tari per i rifiuti e la Tasi per i servizi indivisibili. Stando alle stime della Confartigianato di Mestre proprio la Tasi rischia di essere l’imposta più onerosa delle tre.
L’aliquota Tasi sulle prime case è di certo più ridotta della vecchia Imu (2,5 per mille contro 6 per mille), ma a essere fortemente penalizzati saranno i proprietari di seconde e terze case e i possessori di un immobile produttivo.
Quasi certamente i Comuni verranno dotati del potere di incremento delle aliquote che potranno essere innalzate dello 0,8 per mille, per creare un fondo a cui attingere per sostenere le detrazioni.
Per quanto riguarda in particolare l’imposta sui rifiuti, la Confartigianato di Mestre ricorda che negli ultimi otto anni il prelievo è cresciuto del 68 per cento.
Enrico Tantucci
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