Targhe nautiche, ufficio chiuso: si va a Mira

La targa delle barche? Bisogna andare a Mira. L’ultimo oltraggio per la città d’acqua è quel cartello affisso sulla porta degli uffici regionali di via Longhena a Marghera. Il centro storico aveva perso da tempo l’ufficio nautico della Regione che distribuisce le targhe (obbligatorio da 15 anni) per le barche da diporto. Adesso qualche burocrate regionale con un tratto di penna ha deciso di cancellare anche l’ufficio periferico, quello di via Longhena 8 a Marghera. Per qualsiasi pratica relativa alle barche, insomma, veneziani (e mestrini) dovranno andare a Mira. Dal 6 aprile gli uffici di Marghera sono chiusi.
Un cartello avvisa gli sventurati che hanno perso la mattina per la trasferta. Proteste numerose, segnalazioni. «Una vergogna, questa è la sensibilità di Regione e Comune per Venezia e le sue tradizioni», dice un utente rimasto fuori dall’ufficio. L’ennesimo servizio che lascia Venezia. Ma stavolta anche il territorio comunale. Complicato per un pensionato o un anziano che ancora coltiva la passione della sua barchetta spostarsi in un altro comune, per chiedere informazioni e presentare la documentazione. «Le scadenze sono state sospese, c’è una certa confusione», conferma al telefono un impiegato imbarazzato. La gestione delle targhe nautiche era stata affidata qualche anno fa alla società regionale Sitemi territoriali. Distribuiti quasi 60 mila contrassegni, per altrettante barche da diporto circolanti nella laguna veneta. Poi la targa LV, anche qui grazie a qualche interpretazione burocratica, era stata dichiarata scaduta. Negli ultimi due anni tutti i possessori hanno dovuto ripresentare la documentazione, pagare tasse e marche da bollo.
Adesso l’ufficio è stato chiuso. «Davvero una grande sensibilità verso la città d’acqua», protestano i diportisti. E annunciano proteste clamorose: «Quell’ufficio deve tornare in laguna». (a.v.)
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