Targa per i carabinieri in attesa di una sede
Hanno atteso l’apposizione della targa per quattro anni, dal 2012. Ieri hanno fatto festa con la banda musicale dell’Ispettorato veneto dell’associazione nazionale. I carabinieri in congedo si sono ritrovati ieri mattina in piazza Ferretto, davanti al negozio Zancanaro che l’anno prossimo festeggerà 120 anni di gestione familiare, per l’intitolazione di una targa che ricorda l’impegno dell’Arma dei carabinieri in città. Occasione, quanto mai ghiotta, per il presidente dell’associazione nazionale carabinieri, sezione di Mestre, Renato Di Giovanni, per rilanciare anche un tema, irrisolto da tempo. La mancanza di una sede per una associazione d’arma che in città è molto impegnata: «L’attività di segreteria si svolge nella mia abitazione», ammette con il sorriso Di Giovanni. «Speriamo arrivi un aiuto dal Comune anche per avere una sede adeguata. Noi ci impegniamo nel presidio dei parchi Piraghetto, Sabbioni e Querini con controlli svolti da due persone, due volte la settimana per un totale di tre ore. Controlli a sorpresa di osservazione, segnalazione e sorveglianza delle aree verdi. Quando vediamo situazioni che necessitano un intervento, contattiamo la sala operativa della Polizia Municipale».
Non sono i soli, i carabinieri in congedo mestrini, ad aver bisogno di una nuova sede. Anche marinai e carristi chiedono spazi mentre i bersaglieri sono ospitati vicino alla caserma dei carabinieri di via Miranese. Una necessità che si è fatta più pressante da quando l’ex distretto di via Poerio è diventato il cantiere dell’ala commerciale del nuovo museo M9 che sta nascendo per volere della Fondazione di Venezia. Alla ricerca di spazi per ospitare le associazioni d’arma ci pensa il vicesindaco Luciana Colle, che ieri ha partecipato alla cerimonia in piazza Ferretto assieme all’assessore al Turismo, Paola Mar, che tra le sue prime delibere di giunta si è trovata mesi fa proprio la richiesta di intitolare una targa in piazza all’Arma dei carabinieri. Presenti alla cerimonia anche il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Vincenzo Conte, la consigliera comunale Lorenza Lavini (che aveva proposto l’intitolazione della targa), rappresentanti delle autorità militari, delle Sezioni dell’Arma nazionale Carabinieri e Assoarma. La Colle assicura che una soluzione si sta cercando e una delle sue idee sarebbe di utilizzare gli spazi all’inizio di via Piave in piazzetta Olivotti, ovvero l’ex Contemporaneo, oggi spazio occupato dal Centro sociale Loco. Ma la scelta finale non è ancora stata presa e si sta cercando di capire se anche alcuni degli alloggi confiscati dal tribunale a Keke Pan, e passati al Comune, possono andare a «queste associazioni con una lunga storia da non disperdere».
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