Tanti arrivi ma non c’è il tutto esaurito

Il presidente Michielli (Confturismo): «Inutile nascondere che ci aspettavamo qualcosa di più»
MORSEGO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - TRAFFICO IN ENTRATA A JESOLO
MORSEGO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - TRAFFICO IN ENTRATA A JESOLO

JESOLO. Fine luglio e primi di agosto senza il botto. Ci si aspettava di più in queste giornate da bollino nero per il traffico. Ma non sono tutti turisti stanziali quelli in coda verso la costa veneziana. Tantissimi i pendolari per il weekend di fine luglio, ma per il tutto esaurito bisognerà attendere anche quest’anno Ferragosto. Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, è ancora in attesa dei grandi numeri. «Francamente, con la Germania praticamente tutta in vacanza», analizza, «ci attendevamo un riscontro maggiore. Anche gli italiani sono arrivati nel limite delle loro possibilità, quindi in calo rispetto ad altre stagioni brillanti. Inoltre bisogna considerare che le partenze non hanno più regole. Ormai persino i turisti stranieri sanno che per venire sulle nostre spiagge nel fine settimana ci sono ad aspettarli soprattutto ore e ore di coda. Basta un incidente e il traffico va completamente in tilt. Ecco perché non mi stancherò mai di dire che la viabilità comoda e veloce deve essere il primo dei nostri obiettivi se vogliamo davvero che le nostre spiagge siano appetibili per la massa di turisti stranieri che sono pronti a venire da noi per le loro vacanze».

Intanto, sono giunti i primi dai ufficiali sull’avvio dell’estate 2016 ancora in bilico. Un giugno con il segno meno, a confronto con quello ottimo dello scorso anno, e un discreto luglio, secondo Riccardo Borgo, presidente del Sib, sindacato italiano balneari, che ha circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe/Confcommercio. «Agosto, come sempre, sarà determinante per tracciare un profilo definitivo di una estate che vede i balneari seguire con il cuore l’impegno di essere, come sempre, all’altezza delle esigenze dei clienti», dice Borgo, «bisogna poi gestire con la testa il tarlo dell’incertezza per il futuro del nostro lavoro che ci toglie serenità. Speriamo che il mese più importante dell’estate sia positivo e che in autunno si possa finalmente cominciare a lavorare per una riforma condivisa del settore che, nel ridare certezze alle nostre imprese, possa rilanciare gli investimenti a tutela non solo dell’occupazione ma soprattutto dell’immagine del turismo balneare italiano».

Non mancano offerte, sconti e pacchetti, ma finora il tutto esaurito si registra solo nei weekend. Negli stabilimenti balneari sono aumentati svizzeri, tedeschi, austriaci, russi e americani. Tra gli ombrelloni non sembra preoccupare molto l’allarme terrorismo, anzi tra i servizi maggiormente apprezzati dalla clientela, sia italiana che straniera, oltre al salvamento, la sicurezza rappresentata con bagnini e assistenti al salvataggio e la pulizia della spiaggia. Le presenze sulle spiagge, rispetto al 2015, secondo un sondaggio condotto su un campione di imprese balneari italiane aderenti al Sib, in Veneto a giugno segnano un-30 per cento e luglio invariato rispetto alla scorsa stagione.

Giovanni Cagnassi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia