Tante lacrime amare ai funerali di Flora

Gli alunni commossi: «Cara maestra, sarai sempre nei nostri cuori»
SAN STINO. «Cara maestra Flora, sarai sempre nei nostri cuori, grazie per tutto l’amore che ci hai dato». Quando una delle piccole allieve di Flora Bottosso sale sul pulpito, e legge con voce flebile ed innocente le righe che tratteggiano l’ultimo saluto dei bambini all’adorata maestra, nella chiesa de La Salute, gremita in ogni ordine di posto come nel sagrato esterno, in tanti si sciolgono in lacrime amare. Si sono svolti ieri i funerali della 26enne Flora Bottosso, deceduta dopo 17 giorni di coma, causato da un errore all’ospedale di Portogruaro, durante intervento alle tonsille.


Diciassette giorni di speranza, dei familiari, degli amici, ma anche di tutti coloro che, appresa la sua sventurata sorte, hanno atteso trepidanti che la giovane si svegliasse. Purtroppo così non è stato, e la vicenda che ha scosso l’intera nazione ha avuto il suo più triste epilogo ieri pomeriggio. «Una celebrazione pregna di commozione e di sentimenti contrastanti - ha commentato nell’omelia don Vitaliano - La presenza dei ragazzi ci è di grande conforto. Guardando voi - dice il parroco rivolto ai bambini - vediamo la vita esplodere». Ai lati dell’altare siedono decine di bambini, gli alunni delle scuole in cui la maestra Flora insegnava. Ognuno di loro regge un fiore bianco, e stringe forte l’immagine di Flora, ritratta in uno dei suoi tanti sorrisi, quei dolci sorrisi che spesso rivolgeva ai suoi bambini. Il pensiero di don Vitaliano va anche a quei medici che, per uno sciagurato errore che è costato la vita alla ragazza, si trovano ora sotto inchiesta per omicidio colposo. «Sono esperienze che portano sconforto, sofferenza e frustrazione».


L’inchiesta in corso mira a delineare con esattezza cosa è andato storto quella mattina in sala operatoria: per quanti minuti la cannula che portava l’ossigeno al cervello è rimasta sfilata dalla trachea, lasciando Flora senza ossigeno, e perché l’allarme sonoro non ha funzionato. Forse già oggi ci saranno i primi esiti dell’autopsia, che permetteranno di fare luce sull’accaduto. Intanto ieri la commozione dei cittadini de La Salute, e dei tanti giunti dai paesi vicini per rendere l’ultimo saluto a Flora, era palpabile nell’aria. Circa un migliaio le persone presenti. Sul pulpito si sono avvicendati familiari ed amici, ognuno con un pensiero rivolto alla ragazza scomparsa.


«Cara stellina - ha detto commossa l’amica Nicoletta - è difficile descrivere con le parole i tanti ricordi che ci uniscono. Nulla potrà colmare il vuoto che ci hai lasciato». «Qualcuno è riuscito a rubare una rosa in fiore - ha affermato la cugina - tanti hanno la capacità di insegnare, ma tu avevi una vera vocazione». «Eri grande come amica e come compagna di lavoro - ha espresso a nome delle altre maestre Michela - ad ogni bambino sapevi la giusta dose di amore, attenzione e coccole. Non riesco ancora a decifrare il disegno di Dio, ma so che ha scelto di cogliere il fiore più bello». Alla fine della cerimonia un lunghissimo corteo funebre ha accompagnato Flora al cimitero de La Salute. Per volere del fratello e della madre gli organi della ragazza sono stati donati. Le offerte raccolte ieri saranno devolute all’associazione bambini Cri du Chat di Firenze.

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