«Tante attività isolate con questa autostrada L’imbuto a Jesolo resterà»

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L’esempio da seguire ha mezzo secolo di vita ed è la superstrada tra Latisana e Lignano. Altro che autostrada del mare a pagamento da Meolo a Jesolo.
Giorgio Boccato, proprietario del ristorante la Frasca alle porte del lido di Jesolo, ma anche dello Sbarco dei Pirati e della Terrazza Grill di Eraclea Mare e dello Shapò a Musile, esprime la propria opinione a nome di tante attività che temono la nuova infrastruttura da realizzare con project financing e le cui buste stanno per essere aperte in Regione.
«Abbiamo quel bell’esempio di infrastruttura a Latisana che ha dato un grande impulso a Lignano senza isolare i territori» spiega Boccato «e lo stesso dovrebbe accadere qui. Un’autostrada del mare, perché di autostrada con pedaggio si tratterebbe, sarebbe una barriera per tante attività lungo il tracciato perché gli svincoli non solo realmente possibili. E non risolverebbe i problemi, perché ci sarà un imbuto a Jesolo con il traffico fermo verso Cavallino. Basta vedere cosa succede ogni fine settimana, con Jesolo Paese completamente bloccata. Io credo che il Veneto possa permettersi di investire 200 milioni di euro per una superstrada senza pedaggio, con dei sovrappassi alle rotatorie principali dalla Fossetta a Caposile e poi Jesolo. Una strada che prosegua in via Roma destra, opportunamente adeguata, fino al ponte di Cavallino. Basterebbe allargare tutte le corsie di qualche metro a destra e sinistra, aggiungere i sovrappassi e garantire il deflusso verso le altre località turistiche». —
G.Ca.
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