“Tanna” e gli aborigeni conquistano la Sic
Le Giornate degli Autori e la Settimana della Critica, le due rassegne collaterali alla Mostra, hanno annunciato i loro premi con un verdetto che premia rispettivamente, un’opera seconda, “Early Winter" di Michael Rowe, e un’opera prima, “Tanna” di Bentley Dean e Martin Butler. Il riconoscimento per quest’ultimo è stato assegnato dal pubblico, e non è un caso che a trionfare sia stato “Tanna”, titolo e nome dell’isola del Pacifico nel quale è ambientato. A rendere speciale la proiezione è stato l’arrivo dei protagonisti della film, un gruppo di abitanti di quest’isola dove ancora oggi si vive seguendo le regole ancestrali della tradizione e della natura. Vestiti con abiti tradizionali, gli attori non professionisti del cast hanno portato alla Mostra uno sguardo inedito. La prima volta fuori dalla loro terra, la prima volta da spettatori e da attori di cinema. La promessa fatta dal direttore della Sic, Francesco di Pace, è stata mantenuta. Fuori dalle logiche del red carpet, questo gruppo di nativi dell’isola di Tanna ha vissuto la Mostra e i momenti di socializzazione con trascinante entusiasmo, portando questo piccolo film al livello di un grande evento.
I Venice days - Giornate degli Autori per il secondo anno hanno affidato il loro premio a una giuria popolare speciale. Ventotto giurati per 28 stati membri della comunità europea, spettatori cinefili, guidati dal presidente Laurent Cantet, hanno scelto di premiare “Early Winter” un film canadese nel quale, utilizzando l’alfabeto di Rohmer, del quale il regista in qualche modo è debitore, si racconta l’inverno di una coppia, quel momento in cui le giornate iniziano ad essere più fredde, Natale è alle porte e c’è bisogno di purificazione in attesa che qualcosa arrivi, che qualcosa cambi.
Alberto Fassina
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia